Salerno: Cgil, Cisl e Uil richiedono a Cirielli tavolo anticrisi

Un tavolo anticrisi che coinvolga organizzazioni sindacali e datoriali, Camera di Commercio, istituti bancari e coordinato dalla Provincia di Salerno. E’ quanto hanno chiesto questa mattina i leader provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Franco Tavella, Giovanni Giudice e Gerardo Pirone. Un vero e proprio ultimatum quello presentato al presidente Edmondo Cirielli, che scadrà tra dieci giorni. “Se non riceveremo risposte siamo pronti a convocare i direttivi unitari e a dare vita ad una maxi mobilitazione”, ha affermato il segretario generale della Cgil salernitana, Franco Tavella. “I tre sindacati confederali rappresentano una forza democratica radicata e non è consentito ignorare richieste di migliaia di lavoratori. Il presidente della Provincia pare invece distratto da dibattiti da era borbonica che nulla hanno a che fare con le problematiche del nostro territorio”. I segretari chiedono al numero uno di Palazzo Sant’Agostino il “coraggio politico” di interloquire a livello regionale sulle numerosissime vertenze in atto, non ultima quella dei forestali. “Si tratta di un problema regionale solo a livello formale, perché sono coinvolti migliaia di lavoratori salernitani che operano sul nostro territorio e che da mesi non percepiscono lo stipendio”, ha affermato Tavella. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Giudice, segretario generale della Cisl provinciale: “Rispetto alle vicende nazionali che riguardano le tre sigle sindacali che rappresentiamo qui in provincia c’è una forte unità di intenti. Abbiamo bisogno di dare risposte concrete ai disoccupati, non bastano più le minestre riscaldate come la Cig in deroga. Servono investimenti e programmazione ed è questo il fine con cui richiediamo la convocazione urgente alla Provincia, cosa già avvenuta ad Avellino e Benevento. A dispetto di quanto si apprende dagli organi di informazione la provincia non gode di buona salute, visto che l’industria non esiste, il turismo è al collasso e il dissesto idrogeologico ha messo in ginocchio la nostra terra”. Durante la conferenza stampa i sindacati hanno evidenziato anche la necessità di una razionalizzazione delle società partecipate, che rischiano il collasso con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Idee chiare e precise, rimarcate anche dal numero uno della Uil salernitana, Gerardo Pirone: “In provincia il tasso di cassa integrazione è salito di 4,5 punti percentuali negli ultimi mesi e questo è un dato inaccettabile di fronte al quale la classe dirigente locale non fa altro che polemizzare senza progettare o pianificare. E’ nostro dovere pensare alle nuove generazioni ed ai giovani che, sempre più frequentemente, sono costretti a migrare”.