Salerno: Stasi ricorre al Tar per procedure selettive progressioni comunali

Il Consigliere Comunale Pietro Damiano Stasi, dopo aver inoltrato una serie di ricorsi (Al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Al Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri,  Al Procuratore Generale della Corte dei Conti di Napoli, al Sindaco ed al Segretario Generale del Comune di Salerno) inerenti le procedure selettive per le progressioni verticali indette dal Comune di Salerno ottenendo risposte poco soddisfacenti ed esaustive,  si rivolge al Tribunale Amministrativo della Regione Campania per l’annullamento – previa sospensione – del provvedimento con il quale la Giunta municipale  in data 5 ottobre 2010 ha autorizzato tali progressioni. Con tale ricorso al TAR, curato dall’Avv. Marco Sabbato del Foro di Salerno, il Consigliere Stasi consapevole che il mancato accoglimento del ricorso pregiudicherebbe l’interesse generale di tutti quei candidati – concorrenti esterni – che si vedrebbero, in tal modo, preclusa la possibilità di partecipare alla selezione de quo, è convinto che sussistono tutti i requisisti di legge per ottenere dal TAR la concessione della sospensiva del procedimento impugnato.I giovani disoccupati salernitani potranno contare sempre sull’impegno e sulla voce del Consigliere Stasi e sperare in un posto di lavoro che potrebbe essere loro sottratto dall’Amministrazione De Luca.

 

                                                                                           Il Consigliere Comunale

                                                                     Pietro Damiano Stasi

Un pensiero su “Salerno: Stasi ricorre al Tar per procedure selettive progressioni comunali

  1. Caro Consigliere Stasi,
    mi faccia una cortesia: i comunicati se li faccia scrivere.
    Se poi dovesse già ricorrere a siffatte collaborazioni:cambi “scrivano”!!
    A parte che “inerire” è un verbo intrasitivo e quindi non può reggere un complemento oggetto (la frase corretta è: inerente alle procedure…..), lo svolgersi del suo scritto, poichè manca di molte virgole, se non si legge almeno tre volte, è difficile da comprendere, e ciò anche grazie anche alla presenza di qualche periodo “ideologicamente” sospeso . Caro Consigliere, devo dolorosamente aggiungere che quando si firma un comunicato, come ha fatto Lei, non è possibile proporre la dichiarazione sottoscritta in “terza persona”.
    Tale forma testuale, infatti, si dovrebbe usare quando si racconta di “cose di altri”. Un utilizzo improprio di tale forma, genera aspetti quasi schizzofrenici, con sdoppiamento della personalità dove chi dichiara è un terzo, chi firma è lo stesso terzo, ed entrambi sono la stessa persona!!!!!????
    Se la Sua azione politica dovesse essere confusa come le Sue comunicazioni, i “giovani salernitani disoccupati”, che Lei dice di voler difendere, hanno poco da stare allegri.
    Purtoppo non basta un “de quo”!!

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