Cava de’ Tirreni: Unità di Crisi

Si è svolta questa mattina nel Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni l’Unità di Crisi convocata dal sindaco, prof. Marco Galdi dopo la pausa estiva per riprendere la dovuta attenzione ai temi del lavoro a rischio a Cava. Abbiamo parlato di cava market e dell’iniziativa di coinvolgere il prefetto in un incontro con il curatore fallimentare per chiedere il  massimo delle garanzie per gli otre 600 dipendenti riassunti dalla 2 C anche nell’ipotesi della possibile risoluzione dell’affitto del ramo d’azienda. Si è parlato delle sorti degli 40 dipendenti dell’ex Di Mauro per circa 20 dei quali c’è già stato in lavori socialmente utili l’impiego nell’ente. L’Amministrazione si è resa disponibile ad avviare le procedure in analogo progetto per gli altri 20 lavoratori ex Di Mauro che vedranno a dicembre scadere la cassa integrazione ordinaria, questo in vista del Millennio e della necessità per il Comune di utilizzare maggiore mano d’opera. Si esprime viva soddisfazione perché l’iniziativa dell’Amministrazione ha trovato consenzienti tutti i sindacati e i lavoratori presenti. Si voleva portare nell’unità di crisi anche il tema della paventata crisi dei lavoratori della SilBa che riguarda anche la struttura cavese di Villa Alba ma l’argomento è stato ritirato perché il componente dell’Unità di Crisi Luigi Gravagnuolo ha ritenuto che il tavolo opportuno fosse quello della commissione consiliare. Il sindaco si è riservato invece, per dare la massima attenzione anche ai lavoratori della sanità  privata, ritenendo che non ci sono lavoratori di serie A e di serie B, di discuterne nel prossimo Consiglio Comunale affinché  sia inserito l’argomento anch’esso all’interno dell’Unità di Crisi.