Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo “Il sindaco ha bisogno d’affetto”

Il nostro primo cittadino dà segni di accentuato nervosismo ogni volta che deve confrontarsi con critiche puntuali. Sembra quasi che chi gli rompe l’incantesimo in cui sogna di vivere circondato dall’entusiasmo di tutti i cittadini, lo turbi al punto di fargli perdere la testa. Ora, insolentito dall’assurda pretesa dei Cavesi residenti nei prefabbricati di vedere rispettati gli impegni che lui stesso aveva assunto e dal mio richiamo a non sottovalutare lo stato di tensione che si vive nei campi container in questi giorni, addirittura mi addebita il buco di 13 miliardi e mezzo di euro certificati nel bilancio della Regione. E già, perché io appartengo alla stessa classe dirigente che ha lo ha determinato. Immagino che si riferisca alla classe dirigente del centrosinistra. Facciamo così, io gli addebito lo stratosferico debito pubblico dello Stato, determinato negli anni ottanta dalla gloriosa Democrazia Cristiana nella quale lui si è formato e di cui è stato parte della classe dirigente, così vediamo chi la spara più grossa.Veniamo ai fatti, che tanto hanno disturbato il nostro Sindaco.In Consiglio Comunale, lunedì scorso, dopo aver discusso ed approvato all’unanimità, con il contributo fattivo dell’opposizione e mio in particolare, i “Criteri di attuazione dei Piani di mobilità per i nuclei familiari assegnatari dei prefabbricati leggeri”, chiudendo il dibattito alla presenza degli interessati presenti in sala, il Sindaco ha annunciato magno cum gaudio che il giorno successivo “il Sindaco (lui parla di sé non dicendo io, ma il Sindaco…) sarà domattina sul cantiere perché non dobbiamo perdere nemmeno un minuto”. Nessuno glielo aveva chiesto e d’altra parte lui sapeva bene che il giorno successivo il Presidente della Repubblica sarebbe stato a Salerno. I residenti nei prefabbricati ci hanno creduto e sono andati martedì sul posto per aspettarlo ed accoglierlo favorevolmente. A quanto mi è stato riferito, qualcuno aveva anche preso un giorno di permesso sul lavoro per attenderlo sul cantiere. Ma lui non si è fatto vedere. Ora dice perché c’era Napolitano a Salerno, ma il Presidente è arrivato in tarda mattinata, in orario pienamente compatibile con un suo sopralluogo sul cantiere in prima mattinata o nel pomeriggio. Intanto il cantiere – cosa che veramente conta – era chiuso ed inoperoso. E’ del tutto evidente che si sia creata tensione e rabbia per quella che è apparsa una presa in giro, per cui gli stessi residenti hanno organizzato per ieri mattina un presidio sul cantiere al quale al quale ho partecipato anche io. La sera precedente con un mio comunicato stampa interpretavo tale preoccupazione e richiamavo il primo cittadino a non giocare con le parole ed a rispettare gli impegni che prende. Comunicavo anche che avrei partecipato al presidio del giorno dopo, come mio dovere di rappresentante in Consiglio Comunale di una parte dei cittadini cavesi, tra i quali molti residenti nei prefabbricati. Il Sindaco non è venuto neanche al presidio della mattinata , ma, evidentemente avendo saputo della mia presenza sul posto, in tarda mattinata di ieri si è presentato con una piccola corte di assistenti sul cantiere , come sarebbe stato suo dovere fare fin dal giorno precedente. Poi ha diramato un comunicato stampa stizzito contro di me, accusandomi tra l’altro di voler “cavalcare la tigre”. Per quanto mi riguarda gli ricordo che è da oltre quattro anni che seguo questa vicenda con tutta la passione possibile e che chi si trova nelle baracche da trenta anni sa ormai riconoscere i politici amici e quelli che cercano solo voti in modo strumentale.