Cava de’ Tirreni: Galdi sull’ Ospedale, in risposta a Mazzeo
“Leggo le dichiarazioni rese dal capogruppo di RC al Comune l’ing. Michele Mazzeo sul nostro nosocomio secondo il quale l’ospedale di Cava sarà ridimensionato. Egli lancia un grido d’allarme che sposa le preoccupazioni dei cavesi e dell’Amministrazione la quale ha sempre sostenuto e continua a ritenere che non bisognerà abbassare la guardia finché non sarà definito in dettaglio l’accordo tra il commissario dell’Asl e l’amministratore dell’Azienda universitaria Ruggi d’Aragona sul futuro del nosocomio cavese. Devo però notare che paventare un silenzio piombato sulle sorti dell’ospedale che potrebbe trasformarsi in un repentino provvedimento di liquidazione del pronto soccorso e di ridimensionamento dei reparti mi pare fuori luogo. Innanzitutto il cosiddetto piano Caldoro, già Zuccatelli 2, non è stato ancora pubblicato sul Burc e non ha ancora alcuna esecutività. Da quando sarà efficace questo piano esso prevede che entro sessanta giorni bisognerà definire l’accordo tra l’Asl territoriale e l’Azienda Universitaria sulle sorti dell’ospedale di Cava. Quindi bisognerà affrontare il problema quando i tempi saranno maturi. Frattanto l’amministrazione non sta perdendo tempo perché la scorsa settimana ha già incontrato tanto i vertici dell’azienda sanitaria tanto quelli dell’azienda universitaria e ha avviato insieme al consigliere regionale on. Giovanni Baldi e con il vicesindaco Luigi Napoli le prime trattative per definire il futuro dell’ospedale. La linea Maginot, tuttavia, dalla quale l’amministrazione comunale non recederà un passo, e sulla quale si attende la sintonia e l’impegno di tutte le forze politiche, e per prima proprio di Rifondazione Comunista che sulle battaglie importanti per la città ha sempre mostrato grande sensibilità, è la conservazione del pronto soccorso e dei reparti strettamente collegati. Sono sicuro che tutti sapranno ancora una volta fare fronte comune per difendere il nostro ospedale.
Hai osato dimenticare il grande Presidente Cirielli. Gravissimo