Salernitana: “Continua la maledizione dell’Arechi, sconfitti anche dal Lumezzane”

Maurizio Grillo

La Salernitana e il Lumezzane scendono in campo con le formazioni annunciate alla vigilia. Nella squadra granata Montella viene schierato dal primo minuto e lo schema proposto da Breda è, soprattutto in fase offensiva, il classico 4-3-3. La cronaca: I padroni di casa attaccano da sinistra verso destra. All’8° il primo tiro in porta dal limite di Montervino, che viene respinto da Di Gennaro in angolo. All’11° risponde il Lumezzane, oggi in maglia azzurra, con un tiro senza pretese di Galabinov, neutralizzato da Polito. Dopo due minuti Szatmari, il più attivo nella prima fase dell’incontro, sfiora il palo destro del portiere. Al 18° ci prova Accursi, dopo un’azione ben manovrata, ma il tiro è centrale. Dopo un minuto l’arbitro grazia Dadson dal secondo giallo per un fallo su Montella, sanzionabile con l’ammonizione. Al 27° si fanno pericolosi gli ospiti con un diagonale insidioso di Ferrari, che fa la barba al palo sinistro di Polito. Al 37° un tiro di prima intenzione di Galabinov mette in ansia Polito, che però è bravo a smanacciare in calcio d’angolo. Allo scoccare dell’ultimo minuto l’azione più pericolosa dei granata con Ragusa, che riceve un assist al bacio di Szatmari, ma il suo tocco d’esterno sfiora di un soffio il palo della porta difesa da Di Gennaro. Finisce il primo tempo senza particolari emozioni, probabilmente per colpa anche del gran caldo. Nella ripresa il primo tiro è degli ospiti al 3° con Ferrari, ma centrale e facile per il portiere granata. Un minuto dopo è Pestrin a tentare l’azione solitaria, con un tiraccio che supera la traversa. Al 10° Breda inserisce Falzerano al posto di Ragusa, autore di una mediocre prestazione. Al 16° la Salernitana va vicina al gol con Szatmari che dalla corsia di sinistra spara una bordata in diagonale che si infrange contro il palo dal lato opposto. Al 21° Breda fa entrare anche Litteri per sostituire uno spento Fava. La partita si trascina stancamente senza emozioni, ma all’improvviso gli ospiti passano in vantaggio: Montella perde ingenuamente un pallone e Mancini dalla fascia sinistra fa partire un preciso cross per la testa di Galabinov, che infila di testa imparabilmente Polito. Al 37° Litteri trova un corridoio centrale, ma forse l’assist per lui è troppo lungo e per questo motivo la leggera spinta alle spalle di Checcucci non viene punita da Bellutti con il calcio di rigore. Tenta una reazione la Salernitana, che nel frattempo ha fatto entrare Merino, ma le conclusioni non impensieriscono più di tanto Di Gennaro. Al 43° ci prova Litteri, ma il suo tiro appena dentro l’area finisce in curva sud. Lo sterile arrembaggio dei padroni di casa termina al 93° col fischio di chiusura del sufficiente arbitro Bellutti. Finisce 1-0 per gli ospiti: continua la maledizione dell’Arechi. Deluso per i risultato, ma abbastanza soddisfatto della prestazione dei suoi, Breda appare tranquillo nel dopopartita. Mister, sono sei mesi che la Salernitana non vince all’Arechi: “Non dobbiamo piangerci addosso – ha dichiarato il tecnico – certo non fa piacere perdere la prima di campionato in casa, ma bisogna esaminare la gara in tutti i suoi risvolti. Indipendentemente dal risultato a me la squadra è piaciuta, manca ancora d’intensità, ma con questo caldo è difficile. E’ chiaro che conta alla fine il risultato, ma ho visto i ragazzi che si sono sacrificati, che hanno provato a far gol senza riuscirci. Però bisogna essere più cattivi sotto porta“. La manovra offensiva raramente è stata pericolosa: “Tiri in porta ne abbiamo fatti e le occasioni le abbiamo avute. La manovra è figlia del lavoro e del tempo. La squadra ha provato a chiudere dietro gli avversari, non è riuscita però a segnare e su una loro ripartenza abbiamo preso gol in una situazione che bisognava gestire meglio.” A questa squadra serve ancora qualche giocatore: “Ho già detto un paio di giorni fa che a me la squadra va bene così, poi vediamo quel che succede“. Avete iniziato bene, poi cosa è successo? “Noi giochiamo un calcio molto dispendioso di energie – ha continuato Breda – perché cerchiamo di essere aggressivi, di non concedere spazio e ripartire. Le forze fresche servono proprio a mantenere l’intensità di gioco, ma i meccanismi non ancora rodati, ti fanno perdere un po’ di energia in più. Poi è chiaro che anche il caldo incide in questo momento“. Una distrazione in difesa è costata cara: “Fa parte di quegli equilibri che dobbiamo ancora trovare. Non si può perdere palla così e concedere il contropiede all’avversario“. Nonostante il modulo offensivo col 4-3-3 sono state poche le azioni da gol: “Dobbiamo lavorare molto sull’ultimo passaggio – ha concluso il tecnico – perché di palle davanti ne abbiamo gettate, anche se poco efficaci. Per il resto, ripeto, credo che questa squadra può fare bene, deve solo lavorare per migliorare. I moduli, intesi come numeri, contano fino ad un certo punto”.