Vita di Missione: Alfabeto Africano, P come Padre
E’ la persona più importante. E’ lui che dà il nome al figlio quando nasce. E’ lui a cui tutti fanno riferimento. E’ su di lui che viene costruita la famiglia. Qualcuno potrebbe dire che chi lavora di solito è la madre. E’ vero, ma senza il padre, nessuno viene considerato importante. Ho conosciuto tanti papà. Li ho visti faticare per dare un futuro alla loro famiglia. Alcuni, a dire il vero, lasciavano un po’ desiderare. Mi ricordo sempre quelli che di notte andavano sul lago per pescare i pesci. Era un lavoro duro, pericoloso. Ma lo facevano volentieri,perché serviva per fare vivere la famiglia. A volte alcuni andavano lontano per cercare lavoro e stavano via tanto tempo,lasciando la mamma da sola ad accudire ai figli. Alcuni erano responsabili e mandavano a casa i soldi; altri invece…lasciamo perdere. Uno dei problemi che mi faceva riflettere era quando insegnavo ai bambini il “Padre nostro”. Mi chiedevo che idea avevano loro del papà. Alcuni erano orfani o abbandonati dal padre. Altri lo vedevano solo in alcune occasioni. Altri invece godevano delle sue premure. Era bello, quando andavi in una famiglia, vedere il padre e la madre che ti accoglievano insieme ai figli. Lì potevi godere di un ambiente di famiglia. Sentendoli parlare delle loro difficoltà e delle loro gioie, ti veniva alla mente quello che tuo padre ti diceva e ti sentivi vicino a loro. Era diventati i tuoi padri e madri adottivi. La parola padre diventa più affettuosa, quando la si traduce con “baba”(papà). Allora vedi in lui il Padre che è nei cieli e ti senti voluto bene.