Baronissi: 21.000€ provinciali per “H2O-Casa dell’Acqua”

Si chiama “H2O” ed è il progetto sulla “Casa dell’Acqua” che ha ottenuto, nel consiglio provinciale di ieri, venerdì 23 luglio, un finanziamento pari a circa 21mila euro. L’intervento, proposto dai consiglieri comunali Tonino D’Auria e Raffaele Petta, è stato curato dal vice sindaco Anna Petta che ha predisposto l’istruttoria propedeutica all’inserimento del progetto nello schema di finanziamento. Da indagini di mercato è emerso che il costo dell’intero progetto ammonta a circa 50.000 euro per la struttura in cemento e di circa 35.000 euro per il modulo prefabbricato. I costi di gestione e la gestione dell’erogazione di anidride carbonica ammontano a circa 10.000 euro annui. «E’ un progetto che qualifica ulteriormente l’azione di questa Amministrazione sul versante dei servizi al cittadino nell’ottica di una generale riduzione dei consumi e dei costi per l’utenza oltre che di una precisa scelta politica di assecondare dinamiche virtuose legate all’utilizzo di sistemi e materiali “bio” – sottolinea il vice sindaco – lo stiamo facendo con il piano energetico comunale, il cui studio di fattibilità è stato appena approvato, ed ora lo faremo anche con le “Case dell’Acqua” che rappresentano un altro step in avanti nel processo di formazione di una Baronissi eco-sostenibile».«E’ un primo risultato che premia l’impegno che abbiamo profuso nella stesura del progetto – dichiara Tonino D’Auria – tra l’altro ho già avviato tempo fa i primi contatti con una società specializzata che opera a livello nazionale e che è pronta a realizzare anche a Baronissi i moduli prefabbricati predisposti per l’erogazione. Per me e per l’intera maggioranza è un altro tassello che si aggiunge al programma dei fatti e non delle chiacchiere da marciapiede». Si tratta di una struttura simile ad un piccolo chiosco realizzata secondo rigidi criteri ambientali, con materiali non inquinanti e autoalimentata attraverso una centralina fotovoltaica, che eroga acqua dell’acquedotto buona, fresca, microfiltrata e quindi sicura che i cittadini di Baronissi potranno bere e prelevare gratuitamente. Quello che distingue, quindi, l’acqua distribuita dalla casa dell’acqua da quella che scorga dai rubinetti è il fatto che la prima viene ulteriormente microfiltrata, per migliorarne bontà e qualità, e additivata di anidride carbonica per la versione gassata. La struttura ha una superficie di circa 30 metri quadrati (incluso un patio di accoglienza), presenta tre rubinetti d’acqua in una zona coperta, aperta al pubblico. Il primo eroga acqua naturale, prelevata dall’acquedotto e ulteriormente filtrata; dal secondo esce acqua fredda; il terzo fornisce acqua fredda gasata. Attraverso la Casa dell’Acqua si vuole valorizzare l’acqua del rubinetto, costantemente sottoposta a rigidi controlli e quindi, ottima per essere consumata, ma soprattutto, non essendo più necessario utilizzare bottiglie di plastica, si limita sia il consumo energetico derivante dalla loro realizzazione, sia la produzione di rifiuti, con un conseguente ridimensionamento dell’inquinamento. Il progetto prevede la realizzazione di un locale chiuso contenente le apparecchiature produttive ed un patio esterno aperto al pubblico protetto da un portico ove sono ubicati i tre erogatori di distribuzione dell’acqua. Le apparecchiature di produzione situate all’interno del locale chiuso devono consentire di fornire al cittadino acqua naturale ed acqua gassata, sia a temperatura ambiente che refrigerata. L’impianto dovrà essere costituito dai seguenti componenti: n.3 gruppi di erogazione completi; n. 1 sistema elettronico di dosaggio volumetrico; n.1 saturatore; n.1 raffreddatore a banco di ghiaccio con unità remota; n. filtro meccanico completo di collettore di distribuzione, valvole, vnr, contatore, riduttore di pressione, e predisposizione per sanificazione; n. 3 vani di erogazione; n. 1 serbatoio criogenico per CO2. La platea di fondazione, i pilastri e le travi saranno realizzate in cemento; I solai saranno realizzati con struttura in latero-cemento e getto unico in CLS, i tamponamenti della stazione di distribuzione saranno realizzati in muratura di blocchi in laterizio portante tipo “Poroton”, le coperture sono alternativamente previste con una parte a falda con struttura in latero-cemento e tegumento protettivo in tegole “portoghesi” anticate ed una parte in copertura piana con struttura in latero-cemento, le lattoniere saranno realizzate mediante lastre di rame spessore8/10. La Casa dell’Acqua sarà caratterizzata dai seguenti elementi: le facciate saranno rivestite mediante intonaco murale da esterno, alternativamente di tonalità giallo e verde; la zoccolatura sarà in listelli sottili in laterizio “faccia a vista” di colore rosso; i pilastri saranno rivestiti in tesserine di mosaico vetrificato di tonalità verde Mix; gli erogatori saranno rivestiti in tesserine di mosaico vetrificato tonalità verde Mix. Il locale chiuso, contenente le apparecchiature produttive, sarà pavimentato e rivestito con piastrelle in gres fine porcellanato smaltato, mentre il patio esterno sarà pavimentato con beoloni da esterno posato ad “opus incertum”, i serramenti saranno realizzati in ferro di tonalità grigio, l’impianto elettrico sarà incassato e realizzato secondo le attuali normative.

2 pensieri su “Baronissi: 21.000€ provinciali per “H2O-Casa dell’Acqua”

  1. ciò dimostra che ha fatto bene Moscatiello a passare con Berlusca

  2. Voglio semplicemente dire che un comune per distinguersi da altri deve fare opere per il territorio e i cittadini, non c’entra Berlusconi il quale non sa nemmeno dell’inaugurazione della casa dell’acqua.
    L’amministrazoine è giovane e pimpante ed a voglia di mettersi in mostra prima per se stessi e poi perchè monitorati da una cittadina attenta come quella di baronissi.
    Vedete Gambino il SINDACO DI PAGANI quello appartiene al PDL.

    Baronissi pochi passi ma buoni senza cassa di risonanza.

    Vogliamo un Italia che funzioni vicina al popolo e basta depredarla e offenderla con i rifiuti di napoli che fanno le vacanze in emilia romagna o in sicilia a spese nostre per mancanze vostre.
    La gente lavora e le ferie deve farle lei, e basta emofinanziarie per pagare le ruberie della politica tutta italiana.

I commenti sono chiusi.