Rifiuti: “riciclella” Fasolino “risultato importante per Università di Salerno”

Esprimo viva soddisfazione per le prime patate di qualità, le “riciclelle”, cresciute dai rifiuti, e coltivate con il compost ottenuto dalla parte organica degli scarti domestici, frutto del lavoro dell’Università di Salerno, della Cia con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali”. Lo afferma l’Assessore provinciale all’Università, Antonio Fasolino, alla notizia dell’arrivo della prima patata italiana “riciclella” “E’ un risultato importante- continua l’Assessore Fasolino- per l’agricoltura, l’ambiente e, soprattutto, per il progetto di riciclaggio completo, messo in campo dall’Ateneo Salernitano, che ha già esteso con  successo la sperimentazione su altre colture, come l’insalata. Spero vivamente di trovare presto  sulle tavole dei salernitani, il prodotto di gran qualità e gradevole gusto”.