Volontariato…senza barriere?

di Rita Occidente Lupo

Ogni anno, carovane di vacanzieri, accodate per i mesi estivi, reggendo la canicola anche per file chilometriche, pur di raggiungere le mete scelte. Posti da sogno, per alcuni, semplicemente da relax per altri. Ma c’è anche chi opta per ritemprare lo spirito o per dedicarsi al volontariato. In tanti a restare assediati dal caldo, sotto le generose pale del ventilatore domestico, tra le quattro pareti familiari o a refrigerarsi nei supermercati grazie alla climatizzazione. C’è sempre chi va e chi viene in certi periodi di vacanza. Chi parte e chi rientra. Ma anche chi non si sposta affatto, per carenza di possibilità economiche o per infermità. Tra coloro che superano anche i confini, chi si reca in santuari mariani in pellegrinaggio: Lourdes, Medjugorje, mete che ancora registrano notevoli flussi turistici. In cui si cimentano anche volontari, a soccorrere infermi ed a rigenerare lo spirito. Spesso, però, le contraddizioni non mancano. Si relegano alla solitudine i propri cari, per recarsi a vivere esperienze scoutiste o infermieristiche con estranei! Ci si scrolla di dosso il proprio parente, non sempre incanalato in soggiorni climatici organizzati dagli enti, pur di allontanarsi dal proprio habitat. In nome della fede, si cerca  di tuffarsi nella spiritualità oltre il quotidiano! Misteri…di fede?