Regione: termovalorizzatore Salerno, Romano “Pronti ad un’ intesa per bandire la gara”

“Prendiamo atto della disponibilità offerta dal Comune di Salerno rispetto al termovalorizzatore, ma precisiamo che ai sensi dell’attuale legge 26 l’impianto di Salerno, che comunque si farà, non potrà superare le 300mila tonnellate annue e che le competenze sull’impiantistica del secondo segmento del Ciclo sono in capo alle Province”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano in risposta a quanto dichiarato oggi in Consiglio regionale da Vincenzo De Luca. Siamo però pronti – ha assicurato Romano – a guidare un percorso di condivisione delle responsabilità che veda Regione, Provincia e Comune impegnati a ricercare un percorso condiviso in cui tutti, in un confronto reale, possano avere adeguate garanzie nel pieno rispetto del quadro normativo vigente. Registriamo la disponibilità del sindaco come un positivo punto di partenza e ci attiveremo da subito per raggiungere in tempi rapidi l’intesa che dovrà portare a bandire la gara per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione di Salerno”.L’assessore Romano, in merito alle strategie per uscire dallo stallo attuale, ha anche annunciato che “è fissato a Roma, per il 6 luglio,  per interessamento del sottosegretario Nicola Cosentino, l’incontro con i vertici della Cassa Depositi e Prestiti per l’attivazione di un prestito straordinario agli Enti locali con un piano di ammortamento ventennale. Siamo al lavoro, nell’ambito della conversione del decreto 78 con l’approvazione di un apposito emendamento che oltre a consentire l’erogazione del prestito sancisca la non assoggettabilità della manovra alle regole del patto di stabilità interno che gli enti locali sono obbligati a rispettare per legge. Questa strategia – ha detto l’assessore Romano dopo averla illustrata, nei giorni scorsi, oltre che agli assessori delle 5 Province campane, ai rappresentanti dei Consorzi di filiera e al presidente della sezione Ambiente dell’Unione degli Industriali di Napoli Luciano Morelli – immetterebbe sul mercato risorse fresche per 500 milioni di euro, e potrebbe riuscire a bypassare in parte la paralisi finanziaria che si è determinata. Mi hanno riferito che De Luca, questa mattina, in Consiglio, la abbia condivisa e si sia ritrovato sulle nostre posizioni.  Di certo il nostro lavoro sul ciclo integrato dei rifiuti sta andando avanti. Dal primo settembre prossimo dai 7 impianti Stir della Regione Campania non potrà uscire materiale che non sia biostabilizzato. Puntiamo a ridurre il più possibile i volumi dei rifiuti, in modo da allungare la vita degli impianti esistenti. Per farlo occorre agire, da un lato, su di una raccolta differenziata spinta attuata secondo i criteri del porta a porta e, dall’altro, con le biostabilizzazioni che ridurranno i volumi dei rifiuti del 30%”.