Salerno: Arti di Maggio, Nuances Centro Novecento

La terza edizione di Arti di Maggio, promossa dalla Seventh Degree, apre mercoledì 12 maggio con un’istallazione e un progetto di musica elettronica curato da Silvia Lanzalone e Luciano Mauro. Quattro secoli di storia dividono due grandi figure di naturalisti europei che vissero un percorso umano e scientifico ricco di singolari analogie: Matteo Silvatico e Carlo Linneo. Ambedue medici e profondi conoscitori della cosiddetta Materia Medica, ambedue personalità dalla vasta cultura, capacità espressiva chiara e concisa unita ad una non comune dote d’organizzazione metodica del lavoro di ricerca e capacità di sintesi dei dati in loro possesso, furono essenziali – nelle loro rispettive epoche – per la codifica e classificazione delle conoscenze sulle piante. Matteo Silvatico, autorevole esponente della famosa Scuola Medica Salernitana vissuto a cavallo tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo, Carlo Linneo  medico e naturalista, nel 1741 venne nominato professore all’Università di Uppsala, dedicò interamente la vita allo studio delle piante, a spedizioni scientifiche, alla pubblicazione dei suoi lavori e soprattutto all’insegnamento universitario della botanica.. Dal confronto e lo studio del percorso scientifico di queste due straordinarie figure di medici e scienziati che tanto hanno influenzato l’evoluzione delle scienze naturali moderne, nasce il progetto “Terra delle Risonanze”, realizzato dalla compositrice Silvia Lanzalone e da Luciano Mauro, in collaborazione con il Linnètradgarden della Uppsala Universitet, l’Istituto Italiano di Cultura “Carlo Maurilio Lerici” di Stoccolma, la Federazione CEMAT e l’Associazione Nuova Consonanza di Roma, evento che inaugurerà mercoledì 12 maggio, con replica il giorno 13, la terza edizione di Arti di Maggio, promossa dall’Associazione Seventh Degree dell’ Università di Salerno, con il contributo del Comune di Salerno – Assessorato Beni Culturali e Portualità Turistica – in collaborazione con il ministero Beni Culturali e le Soprintendenze per i B.A.P. e B.S.A.E. di Salerno e Avellino, il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci”.Il Giardino della Minerva, le sale espositive e la terrazza di palazzo Capasso, l’edificio adiacente al Giardino, saranno allestiti con opere scultoree risonanti attraverso le quali saranno diffuse opere musicali di autori contemporanei ispirate ai suoni caratteristici del luogo, alle piante più tipiche e alle tematiche più significative della sua storia, quali l’opera di Matteo Silvatico, e la “dottrina dei quattro umori”, che a partire dai Pitagorici del VI sec. a. C., ha influenzato la Scuola Medica fino al 1800. Il progetto intende arricchire il percorso esplorativo del Giardino attraverso un intervento artistico che ne metta in risalto peculiarità sia visive che sonore e che ne suggerisca nuove possibili modalità di fruizione.  Il Giardino della Minerva sarà punteggiato da sculture in terracotta e composizioni musicali appositamente studiate per integrarsi con la struttura architettonica, la vegetazione, e dialogare con i suoni tipici del luogo. I suoni del Giardino, amplificati e rielaborati, saranno diffusi   dalle varie sculture dislocate lungo le cinque terrazze,  dalle ore 9, alle 13 con ripetizione dalle ore 17 alle ore 20. Gli stessi eventi sonori, trasformati e riorganizzati, condurranno il pubblico dal primo livello del Giardino alle sale interne del palazzo Capasso, dove avrà luogo un concerto elettroacustico, alle ore 20,30 e alle ore 22. Le opere scultoree sono state realizzate dal gruppo Terra and Bits, composto dall’artista visiva Debora Mondovì, la cui attività è da anni prevalentemente rivolta alla ricerca di una integrazione tra scultura e musica, ed i compositori Silvia Lanzalone e Fausto Sebastiani. Le opere di Debora Mondovì sono composte di materiali naturali come l’argilla e la canapa, e sono appositamente progettate per risuonare in diverse regioni dello spettro sonoro tramite dispositivi elettroacustici. L’installazione è composta da sculture in terracotta la cui dimensione plastica si integra con la musica nell’intento di creare una dimensione unitaria tra forma, suono e spazio. Le opere musicali diffuse dalle sculture sono rivolte prevalentemente all’esplorazione timbrico-materica del suono e sono realizzate in stretta collaborazione con l’artista per una completa integrazione estetica, ideativa e progettuale. Attraverso un’esperienza visivo/sonora direttamente vissuta dallo spettatore, la percezione dello spazio diviene elemento fondamentale per la realizzazione di un equilibrio armonico tra tutti gli elementi presenti. L’evento comprenderà una mostra “Imago Plantae” ospitata nello spazio espositivo del Giardino della Minerva, a cura di Luciano Mauro, “Sinestesie”, una degustazione di tisane e prodotti tipici, a cura della Tisaneria “Nemus” del giardino, un interludio affidato all’ Iris Quartet composto dalle sassofoniste Lucia Di Vece, Antonella Cariello, Ornella Sgroi e Maria Cristina Agosto, che eseguiranno “Punti di Fuga” un’opera composta da Silvia Lanzalone nel 2004, e ancora degli ascolti di musica elettronica tra cui “Ruota del tempo” di Giorgio Nottoli, “Senza titolo” di Agostino Di Scipio una sperimentazione di sintesi del suono, Rèponse/riposante di Erik Mikael Karlsson, e “Canto di Madre” di Michelangelo Lupone. Inoltre saranno proposte le produzioni della neo-nata classe di musica elettronica del nostro conservatorio con composizioni di Luca Maria D’Alterio, Caterina Orrico, Viviana Palladino, e Clelia e Giuseppe Vitaliano