Ciò che non ti aspetti

Giovanna Rezzoagli

Chi cerca trova. Così recita un vecchio proverbio popolare, credo diffuso in tutta Italia. Non sempre si trova ciò che si va cercando o, al contrario, si trova ciò che non ci si aspetta. Il più delle volte quando meno ce lo si aspetta. Ognuno ha il proprio modo di sfuggire ai mille affanni piccoli o grandi, anche se per poco tempo. Io da sempre mi rifugio nella lettura. Leggo praticamente di tutto, ovunque, un libro mi segue sempre, anche se qualche volta mi avvalgo della sacrosanta facoltà del lettore di … interrompere la lettura. In genere però, se non altro per curiosità, quando inizio la lettura di un libro la porto anche a termine, senza concedermi sbirciatine alle ultime pagine. Scoprendo a volte, piccoli tesori su cui riflettere. E dire che cerco di impegnarmi a scegliere letture “poco impegnate” per quei pochi scampoli di tempo libero, proprio per non pensare, ma tant’è. E’ così che mi sono imbattuta in una frase per nulla banale, a mio modesto parere, leggendo un libro di Robert Ludlum intitolato “The Hades Factor”. Il celebre scrittore statunitense scomparso nel 2001 scrisse questo romanzo, a metà tra il thriller e la fantascienza, in collaborazione con Gayle Lynds, in Italia è noto col titolo di “Laboratorio mortale”. La trama è piuttosto avvincente, a tratti francamente inquietante, specialmente col virus dell’influenza AH1N1 ancora in circolazione. Ma torniamo alla famosa frase, che riporto testualmente: “La conoscenza priva della volontà d’azione è inutile. La volontà d’azione priva della conoscenza è cieca e sconsiderata”. Ed ecco che in un luminoso primo pomeriggio di aprile, chiusa in macchina davanti alla scuola mentre aspetto mio figlio, mi ritrovo a leggere questa riflessione del lungimirante scrittore. Conoscenza e volontà d’azione, nell’ottica dell’Autore sono doti indissolubilmente legate nella figura dell’uomo politico che dovrebbe essere in grado di gestire emergenze potenzialmente catastrofiche. Inevitabile, persino per la sottoscritta che ritiene il panorama politico italiano un’accozzaglia di personaggi con tante parti e ben poche arti, qualche parallelismo con l’italica realtà. Chi di coloro che si proclama politico oggi coniuga conoscenza e volontà d’azione? Mah. Mi si potrebbe facilmente contestare che la politica è basata su altri elementi, sarebbe come sparare sulla croce rossa, in quanto la sottoscritta è la quint’essenza dell’ignoranza in tale contesto. Però amo osservare i comportamenti delle persone, ascoltare quello che affermano e vivisezionare il come lo affermano, ma soprattutto ciò che non vorrebbero comunicare ma involontariamente trasmettono. Chiamiamola deformazione professionale o mera curiosità, resta il fatto che osservo e penso. Nel sole d’aprile, ascoltando il radiogiornale  con annessi psicodrammi politologici e leggendo il mio libro, quel connubio tra conoscenza e volontà d’azione mi strappano un involontario sorriso e penso che il mio thriller sia in realtà l’espressione di come la fantasia mai supererà la realtà. Per inciso, la frase riportata precedentemente, nel libro è pronunciata dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Samuel Adams Castilla, dieci anni prima dell’avvento di Obama. Un libro ti dona sempre un pensiero proprio  quando meno te lo aspetti.

2 pensieri su “Ciò che non ti aspetti

  1. Cara Giovanna, in un mondo in cui la “prassi” è tutto, la conoscenza sembra sempre più qualcosa di astratto e inutile, o utile solo per una carriera accademica. Mentre la conoscenza – ovviamente quella autentica – ha la prerogastiva di essere insieme mezzo e fine, strumento e opera, tecnica e teoria. Certo non la si trova a ogni angolo di strada (e sarebbe follia pretenderlo), ma almeno bisognerebbe essere in grado di riconoscerla, rispettarla, ammirarla quando ci capita di scorgerla, anche se da lontano. E se proprio dobbiamo sceglierci dei modelli, scegliamoci almeno dei modelli ideali e virtuosi (non virtuali). A me pare che tu sappia sceglerti i modelli che più ti assomigliano e che meglio ti aiutano nella tua costante ricerca dell’autenticità e del valore di una vita piena, attiva e anche contemplativa.
    Il tuo callega più contemplativo che attivo.
    Fulvio

  2. Caro Fulvio, riesci sempre a trasformare un pensiero in uno spunto di riflessione. Forse è vero che l’attenzione si focalizza su ciò che ci rispecchia. Però trovo che ogni tanto far riposare, meglio far evadere, la propria mente sia vitale. Io ci provo con i thriller, gli horror, la fantascienza. Ma non mi scrivere che adesso mi scelgo una strega come modello eh.
    La tua collega, che vorrebbe volare col pensiero, ma i cui pensieri pesano come il granito.
    giovanna

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