Sassano: progetto reti di solidarietà

Aldo Bianchini

“In questo lungo cammino non saremo soli: al nostro fianco avremo piccoli e grandi donatori, istituzioni pubbliche e private, organizzazioni non lucrative, la Comunità”. E’ questo il motto che muove la grossa spinta di solidarietà che la “Fondazione di Comunità Onlus”, nata con l’obiettivo di rafforzare i legami di solidarietà e responsabilità sociale, per il varo del “Progetto reti di solidarietà”. Per iniziativa principale della BCC (Banca di credito cooperativo) di Sassano e della stessa Fondazione (profanazione della Fondazione di comunità per il Sud) è partita l’azione di sostegno del progetto sopra indicato. Insomma il progetto “Reti di Solidarietà” interviene su quegli aspetti della vita di relazione in qualche misura insoddisfatti, nella consapevolezza che rappresentano un fattore imprescindibile per migliorare fattivamente e concretamente la qualità della stessa. Il progetto intende offrire ai destinatari momenti di vicinanza emotiva che si realizzino anche a domicilio, arginando in questo modo vissuti di solitudine. Diverse le personalità intervenute per la presentazione del progetto: Tommaso Pellegrino (sindaco di Sassano), Antonio Calandriello (presidente solidarietà e sviluppo), Antonio Florio (dirigente piano sociale di zona/S4), Amilcare Troiano (presidente parco nazionale del cilento e  vallo di diano), Giovanni Vietri (presidente fondazione comunità salernitana) e il vescovo di Teggiano-Policastro mons. Angelo Spinillo. Il sindaco Pellegrino ha salutato l’iniziativa con grande slancio in rappresentanza di tutta la comunità sassanese che è stato ringraziato dal moderatore del convegno prof. Angelo Sica. Il presidente della BCC Antonio Calandriello ha chiarito che il progetto consiste nell’assistenza di trenta soggetti anziani e bisognosi di cure mediche e di attenzioni psico-sociali, anche attraverso sistemi telemedicina per sperimentare anche la medicina del futuro. Insomma la domicilizzazione dell’assistenza è un fattore essenziale per il futuro. Il progetto non intende sostituire altri soggetti che operano nel settore ma intende –ha detto Calandirello- affiancarsi in maniera costruttiva agli altri soggetti per migliorare la vita dei portatori di bisogno. Nel progetto –ha concluso Calandriello- saranno cooptati gli Enti locali e le associazioni che intenderanno partecipare anche in via sperimentale.   Il dirigente del piano sociale di zona S4, Antonio Florio, parte dalla esternalizzazione dei servizi da parte dei comuni per significare che è ampia la possibilità degli stessi comuni di dedicare una buona parte organizzativa per la rete di solidarietà, non escluso il Banco Alimentare, anche investendo una piccolissima parte del proprio bilancio. E’ importante che i tavoli della programmazione –ha concluso Florio- prevedino anche degli specifici aspetti inerenti la parte sociale e, quindi, la solidarietà. Amilcare Troiano –presidente dell’ente parco- ha detto che la solidarietà è una parola troppo abusata, anche a vuoto, soprattutto in concomitanza delle festività natalizie. La solidarietà è invece un atto d’amore verso i meno abbienti che deve durare tutto l’anno, solo così il grande problema sociale potrà essere affrontato e alleggerito nella sua sostanza. Il Parco –ha detto Troiano- deve saper programmare l’attivazione di percorsi montani appositamente attrezzati anche per i non vedenti così come è stato fatto sul Vesuvio; è un’esperienza da ripetere anche qui nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.  Giovanni Vietri (presidente della fondazione comunità salernitana) si è intrattenuto a l ungo sulla ragione sociale e sulle attività che la fondazione deve portare avanti avendo presente che il fine ultimo è quello di produrre capitale sociale e con esso produzione di incremento occupazionale e di solidarietà. La comunità salernitana ha raccolto fino ad oggi –ha riferito Vietri- ben 535mila euro dai 63 fondatori. Il progetto è ambizioso e difficile –ha concluso Vietri- augurandosi che tanti altri Enti possano presto aderire come fondatori. Il vescovo di Teggiano-Policastro, mons. Angelo Spinillo, ha chiuso i lavori del convegno parlando del senso di sfiducia generalizzato quando si parla di solidarietà sociale, spesso la facciamo senza convinzione e determinazione. Insomma quasi come se tutti fossimo costretti a scegliere per una sorta di esigenza sociale e non volontariamente a sostegno continuo del bisogno che è la vera essenza della solidarietà. La forza di questo messaggio è nella rete, di cui al progetto presentato oggi, che raccoglie e distribuisce sulla base di specifiche e significative esigenze. Questo è il modo nuovo –ha detto mons. Spinillo- di pensare e fare la solidarietà e perché no anche la carità secondo una delle ultime encicliche del Santo Padre. I lavori sono stati seguiti da un folto pubblico che ha riempito la sala grande del consiglio comunale di Sassano.

3 pensieri su “Sassano: progetto reti di solidarietà

  1. Lodevole iniziativa, in futuro è auspicabile la presenza di chi effettivamente opera sul territorio a sostegno di disabili e disagiati. Ascoltrato l’intervento del pres.Vietri mi viene da chiedere: La BCC Sassano, la Solidarietà e Sviluppo, il Comune di Sassano (organismi nei quali è presente il dr. Calandriello promotore dell’iniziativa)hanno aderito, e con quanto, al fondo? Si ha l’impressione che alcuni debbano foraggiare la mucca ed altri mungerla.

  2. Anche io ero presente al forum tenutosi a Sassano. Mi è parsi di capire che per il momento ha aderito al progetto soltanto la BCC mentre il comune deve ancora decidere se e quale somma stanziare per il fondo di solidarietà. L’iniziativa mi è parsa, comunque, degna della massima attenzione.

  3. Nel caso dell’iniziativa presentata a Sassano mi sembra non ci sia nè foraggiatori nè mungitori. Si tratta semplicemente, e lo ha spiegato bene il presidente Vietri, di produrre “capitale sociale” finalizzato all’incremento occupazionale ed lla solidarietà. Nell’articolo il giornalista Bianchini lo ha spiegato molto bene. Dallo spiegare a metterlo in pratica potrebbe esserci qualche differenza. Aspettare per verificare.

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