Vita di Missione: costruiamo insieme la comunita’

Padre Oliviero Ferro

Se tu passi il lunedì nei quartieri della nostra parrocchia verso le 6 di sera, sentirai delle persone che cantano, pregano. E se sei curioso, chiedi a quelli che stanno nei dintorni se sanno chi sono queste perso ne. Ti diranno che sono i cristiani cattolici che si trovano a pregare. E se gli chiedi ancora che cosa fanno e perché,qualcuno potrebbe risponderti che pensa che è il loro Dio che glielo ha insegnato, che gli ha insegnato ad amare. E se la tua curiosità non è ancora soddisfatta,non ti resta che fare qualche passo e ti troverai là con loro. Sarai ben accolto dal responsabile della piccola comunità di base. Ti darà una sedia, perché l’ospite va sempre accolto bene. Allora potrai incominciare a pregare insieme con loro,dopo naturalmente i saluti di accoglienza. Qualcuno poi leggerà la Parola di Dio, si pregherà insieme. Ognuno condividerà le sue riflessioni. Certo, non sempre è facile capire quello che dicono. E’ vero, col francese ce la si può cavare,ma poi quando le mamme cominciano a parlare nella loro lingua,fatta di accenti un po’ diversi dai nostri,bisogna farsi aiutare a capire. Allora scoprirai tante cose belle e come queste sorelle e fratelli vivono in concreto la Parola di Dio nella loro vita di ogni giorno. Per tutti non è sempre facile capire cosa Dio vuole da noi, ma se gli si vuole bene e se ci si sente amati da Lui, tutto può diventare più facile. Fanno delle domande, chiedono delle spiegazioni,perché i loro vicini li interrogano,cercano di capire perché hanno deciso di essere cristiani, di rinunciare ad alcune cose(es.:la poligamia, andare a consultare gli stregoni, non accettare la corruzione,riunirsi la domenica per la messa..). Non sempre è facile essere cristiani e viverlo di fronte a tutti. Una volta hanno detto che,nel mese di maggio, per la “peregrinatio Marie”, avevano un po’ paura di accompagnare la statua della Madonna di casa in casa per paura delle prese in giro della gente,ma poi lo hanno fatto volentieri perché era importante testimoniare la loro fede davanti a tutti. Dopo la condivisione della Parola di Dio, si passa alla condivisione della vita. Allora è il momento delle notizie:quelle della Parrocchia(le attività in programma) e del quartiere(chi è ammalato, chi è in difficoltà e cosa possiamo fare per loro). La Parola di Dio si fa carne. Tutto questo aiuta a crescere.Nella piccola comunità,piccola Chiesa, si fa esperienza per diventare cristiani,testimoni. Ognuno fa la sua parte. Si pensa anche a quelli che non sono venuti, che si sono allontanati per tanti motivi e come aiutarli a riscoprire di nuovo la fede nel Cristo morto e risorto. Terminato l’incontro, ognuno ritorna alla sua casa, contento e arricchito della presenza degli altri e del Cristo che era con loro. Allora la curiosità ha avuto delle risposte? Penso di sì, ma se volete saperne di più, andate trovarli laggiù in Africa. Sarete i benvenuti.