L’angolo della favola: la storia di Zip, zanzara curiosa

 Padre Oliviero Ferro

Il sole giocava a rimpiattino tra i rami. Sembrava dare loro delle carezze di luce. Le nostre tre amiche erano felici di volare insieme. Guardavano dappertutto. ZIP,oltre che scocciante,era molto curiosa. Voleva conoscere tutto. Le altre due,con molta pazienza, le spiegavano le cose. “Perché questo sasso è verde? Perché questo fungo è così strano? Cosa sono questi frutti? Cosa dicono quelli uccelli sui rami? Perché gli scoiattoli si rincorrono sempre’”. Insomma,era una domanda continua,tanto che LIP, la libellula,domandò a Zic Zac:”Ma la tua amica quando si riposa? Non ho mai conosciuto una zanzara così curiosa”. E Zic Zac le rispose:”Anch’io pensavo di conoscerla, ma questo viaggio mi riserva tante sorprese. E’ veramente speciale. Sai la chiamano ZIP,la zanzara che scoccia”. “E’ vero”disse ZIP “ma io voglio conoscere e questo viaggio è un’occasione magnifica per imparare tante cose. E’ vero,voi le conoscete,ma io voglio sapere. Mi piace tanto”.”Va bene,ma ogni tanto lascia riposare le nostre orecchie”disse Lib.”Promesso…però perché le formiche camminano in fila indiana e i grilli saltano sempre?”. Insomma ZIP non voleva proprio tacere. Finalmente arrivarono a un piccolo laghetto e le tre amiche si fermarono per riposarsi. ZIP,ormai, non sentiva più bisogno di bere qualche goccia di sangue. Aveva imparatoa gustare l’acqua e se ne era innamorata. Era qualcosa di bello, di pulito,di fresco, che la faceva stare bene. Chiuse i suoi occhi e si mise a sognare. Le sembrava di essere già arrivata alla casa della nonna di Zic Zac, quando sentì una voce forte che diceva:”Ehi,cosa fate nel mio prato? Chi vi ha dato il permesso?”. Era Ric, il riccio, che non era molto contento di quelle intruse.  “Scusa”gli dissero le tre amiche “Ci stavamo riposando,perché stiamo facendo un lungo viaggio. A proposito,ci puoi indicare la strada per andare da Zic Zac. Sai:è mia nonna”.”Ah! Quella simpatica vecchietta che racconta tante storie”disse RIC. “La conoscono tutti. E quando qualcuno va da lei, viene accolto bene,però deve avere pazienza per ascoltarla. Racconta delle storie meravigliose. Se volete,vi accompagno per un pezzo di strada, fin dal mio amico Fru Fru,il leprotto. Ma,state attente,lui è sempre di fretta”. E così si misero in cammino. RIC però non aveva detto che anche lui era un grande chiacchierone. Dopo qualche minuto,già sapevano le ultime notizie della foresta. Lui conosceva tutti e tutti. Sembrava che i suoi aculei attirassero le notizie,come il miele per le api. Anzi,passando davanti a un alveare,furono invitate a prendere qualche goccia di miele. Veramente delizioso. Volevano sapere qualche cosa di più sulla vita delle api. Ma RIC le richiamò alla realtà. La strada era ancora lunga e non ci si poteva fermare troppo. A una svolta della strada, videro una piccola casetta e un tale che correva vanti e indietro, a tutta velocità. “Ehi, Fru Fru” disse RIC al leprotto,”Ti stai allenando per le Olimpiadi del Bosco?”.”Ciao RIC” disse Fru Fru “Non ti avevo visto. Ma chi sono quelle che ti accompagnano? Sono una tua nuova conquista?”. Sembra che RIC avesse la fama di conquistatore in tutto il bosco. Divenne un po’ rosso e poi rispose:”Non ti preoccupare. Sono delle amiche che cercano la casa di Zic Zac. Vogliono avere delle risposte. Naturalmente, tu puoi accompagnarle”disse Ric. “Aspetto che faccio ancora una corsa e poi,dopo una veloce doccia,sarò pronto. Intanto,voi entrate in casa e bevete del succo di mirtillo. E’ delizioso!” e così dicendo Fru Fru filò via velocissimo. Ma dopo qualche minuto era di ritorno,soddisfatto per il suo allenamento.“Allora,siete pronte? Ho voglia di farmi una bella camminata”disse Fru Fru. E una salto di qua e uno di là,partì a tutta velocità. Le due amiche facevano fatica a seguirlo. Gli gridarono di andare più piano,ma lui non sentiva. Era tutto felice. Non si accorse che stava per sbattere contro una roccia segnaletica. All’ultimo minuto riuscì a frenare. Ma che paura! “Te lo abbiamo detto”gli dissero le due amiche “vai più piano. E adesso dove andiamo?” “Un attimo,mi sono perso” disse Fru Fru “Ma c’è qualcuno che può aiutarci. Lo vedete quell’uccello  là in alto che picchia sempre? E’ PIC, il picchio. Lui sicuramente ci dirà qualcosa”. E rivolgendosi a lui:”Ehi PIC,come va? Ci puoi indicare la strada per andare da nonna Zic Zac?”. “Ah,sei tu, il solito confusionario” disse PIC “seguitemi piano piano e vi porterò sulla strada giusta”. E così FRU FRU dovette andare piano per accompagnare le sue amiche. La strada diventava sempre di più piena di fiori. Sembrava un viale che doveva portare da qualche parte. Finalmente sbucarono in una radura. Aveva qualcosa di speciale. Tutto intorno c’erano delle panchine che sembravano aspettare qualcuno. In fondo c’era una casetta piena di fiori. Era un ‘arcobaleno di colori. “Eccovi arrivati”disse PIC.”Ma,fate attenzione. E’ il momento della siesta della nonna. Aspettate un pochino. Poi tirate quella campanella e lei verrà ad aprirvi. Ciao a tutti. Sono stato contento di avervi conosciuto”  e se ne volò via.