Salzano e De Mita insieme al Mediterranea

 Aldo Bianchini

E’ davvero stupefacente vederli insieme sullo stesso palco Ciriaco De Mita e Aniello Salzano dopo anni e anni di contrasti e di malumori. Vederli, poi, supportati dai due ex nemici giurati Salvatore Aversano e Franco Massimo La Nocita è ancora più inquietante. Parliamo, ovviamente, di scontri e malumori di carattere esclusivamente politici ma non possiamo non ricordare che agli inizi degli anni ’90 i quattro personaggi erano schierati su fronti opposti anche se Salzano, Aversano e La Nocita erano seduti comodamente in consiglio regionale. Mentre De Mita imperava, faceva e disfaceva alleanze e maggioranze in sede nazionale. Insomma nessuno dei tre faceva parte della corrente di base capeggiata dall’uomo politico forse più potente nella storia del meridione d’Italia. Poi venne tangentopoli ed ognuno preso la sua strada. I tre consiglieri regionali furono scalzati, il gran visir di Nusco fu detronizzato, ed addirittura per Salzano ed Aversano ci fu l’onta del carcere per via di inchieste giudiziarie partorite con il solo scopo di decapitare una classe politica che aveva fatto la storia della prima repubblica. Poi la lenta risalita per tutti, De Mita ritornò in parlamento, Salzano nella vita politica e Aversano in quella tecnico-amministrativa. La storia e il percorso politico di La Nocita fu più continuo e senza interruzioni, sempre nelle file del PDS e del PD ed al fianco di Antonio Bassolino. Fino a pochi mesi fa quando le quattro anime importanti si sono ritrovate tutte insieme nel limbo dell’ UdC di Pierfrancesco Casini. Ora la grande prova per la conquista di un seggio nel consiglio regionale della Campania. “Con molta gratitudine e amicizia. Grazie di cuore”, inizia così, con molta semplicità e con poche parole la presentazione ufficiale del candidato Aniello Salzano nella lista dell’ UdC che in Campania è rappresentata dalla figura immarcescibile di Ciriaco De Mita. Affollatissimo il salone del Mediterranea Hotel, scroscianti gli applausi all’ingresso del candidato scortato dallo stesso De Mita, da Franco Massimo La Nocita, Salvatore Aversano. Luigi Nocera. Francesco Salzano. Andrea De Simone,Gerardo Marotta. Antonio Pagano, Felice Luminello, Nunzio Carpentieri, Gigi Provenza e  Guglielmo Scarlato. Docente universitario, già sindaco di Salerno e consigliere regionale, Aniello Salzano appare visibilmente emozionato. E’ la prima volta che si presenta al grande elettorato dopo la clamorosa sconfitta del 2001 quando da candidato sindaco per Forza Italia fu battuto da Mario De Biase che sostituiva il dimissionario Vincenzo De Luca sulla poltrona più alta di palazzo di città. Franco Massimo La Nocita assume, addirittura, le vesti del conduttore della serata e comincia con alcune precisazioni sulle distrazioni cui è andata incontro la presente campagna elettorale a causa delle distorsioni nella presentazione delle liste elettorali a Roma e Milano. E’ una campagna elettorale difficile –ha detto La Nocita- che l’UdC sta affrontando in maniera massiccia e con grande trasparenza di tutti i suoi candidati. Aniello Salzano rappresenta la sintesi perfetta per un buon governo. Ci conosciamo dagli anni ’80 dai banchi del consiglio comunale, io nel PCI e lui nella DC. La nostra amicizia ha prodotto, oggi, questa sintesi dopo essere passati insieme anche  tra i banchi del consiglio regionale. “Ci sono ancora delle divergenze, dice Luigi Nocera segretario provinciale del partito, ma verranno smussate nel corso di futuri ragionamenti. Siamo, comunque, un partito omogeneo mentre nel PdL sta accadendo di tutto con il ministro contro il presidente e viceversa. Aniello alzano è la sicurezza per il futuro”. Emozionato e teso Salzano dice: “Mi sento come una zanzara in un campo di nudisti, non so proprio da dove cominciare. Mi vengono spesso poste tre domande: perché hai lasciato il PdL, perché sei andato con l’UdC e perché ti sei rimesso in gioco. Tutti sanno che il mio partito, la DC, da un pezzo non c’è più e  non potevo certamente essere metabolizzato da una famiglia che non mi apparteneva. Ho lasciato il PdL quando ho votato per te caro De Mita e quando in quel partito era finita la collegialità, in quel partito prevalgono le congiure e i capi tribù a discapito delle idee e della politica.  L’UdC ha un progetto e una identità culturale. Unisce i moderati di buon senso restio al populismo ed al ricorso alla piazza. Stasera con me ci sono tanti amici provenienti da diversi partiti ed è proprio questo il progetto del partito e della bandiera dell’Udc. E poi, infine, ho aderito all’UdC perché quel simbolo ce l’ho nel sangue. Mi sono rimesso in gioco per De Mita, per il rispetto che gli porto e per la sua storia. Infine l’ho fatto per la mia città, per i suoi problemi solo offuscati dalle luci di artista, e poi l’ho fatto per i miei figli.  Questa regione non può essere amministrata da chi si propone come commissario di tutto, è importante il coraggio di cambiare nella collegialità e nella trasparenza. Viviamo in una città che arrivava a  circa 160mila abitanti dieci anni fa e che oggi non supera i 140mila; una ragione deve pur esserci. La verità è che la città europea di De Luca è solo un miraggio con le tantissime opere rimaste incomplete dal Sea Park alla cittadella giudiziaria. De Luca è la continuità dei metodi nella gestione del potere; noi, solo noi proponiamo il rinnovamento che non passa necessariamente per l’anagrafe”. Poi si avvia alla conclusione Salzano chiamando in causa Platone dicendo che “può dirsi ciabattino chi sa fare le scarpe” per mettere a nudo il pressapochismo e la mancanza di veri dirigenti nell’ambito della destra.Sale in cattedra, infine, Ciriaco De Mita che a differenza di Aniello, dice, non saluto nessuno per non rischiare di sbagliare. “Sono arrivato qui stasera con un sintomo di stanchezza –dice De Mita- perché in questi giorni faccio una fatica enorme a capire ciò che succede, anche dalla lettura dei giornali non ci capisco niente. Ho sempre ritenuto Salerno la città dove dovevo fare il discorso più importante e non tanto e non solo perché è la città più popolosa dell’ex collegio elettorale. Siamo un movimento che mette insieme varie anime, da quella socialista a quella liberale cattolica, perché la democrazia è fondata sull’investitura democratica, solo dopo viene il governo. Oggi lo stato di diritto è messo in crisi anche dall’atteggiamento del presidente del consiglio che mette quotidianamente in discussione gli Organi fondanti lo Stato e la Repubblica. Ad esempio il movimento socialista che è la punta finale del comunismo è una risposta sbagliata per il benessere di un popolo e per la stessa sopravvivenza del diritto di cittadinanza tra la gente e le istituzioni. L’intuizione dell’UdC è proprio qui, la tutela della democrazia contro lo sconcerto generale del sistema politico. Non sono uno storicista e neppure un filosofo, ho semplicemente una concezione della politica come movimento in continua ricerca della collegialità democratica in tutti i sensi e sotto tutti gli aspetti. Il pensiero, in tutte le sue forme, ha bisogno di assoluta libertà per poter sopravvivere, guai a fermare il pensiero che non deve mai sfociare nella scienza altrimenti diventa subito limitato. Insomma quando pensate di aver capito tutto non avete capito niente. Le regioni furono immaginate da un comitato che aveva un sottosegretario dal cognome De Mita; ma esse non hanno funzionato come l’intuizione politica di quel tempo voleva. Nel nostro paese manca la funzione del controllo politico, controllo che la politica ha delegato scelleratamente alla magistratura. Sono passato per il distruttore della sanità in Campania quando invece ho cercato di cambiare le regole amministrative che la governano da troppo tempo. La risoluzione del napolicentrismo non si risolve eleggendo a governatore un uomo di Salerno, tutt’altro se quest’uomo porta con se un modello di governo sorpassato e non collegiale”. Una platea silenziosa ed attentissima ha seguito tutto l’intervento del presidente De Mita che si è concluso tra ovazioni e scoscianti applausi e con chiamata a gran voce del candidato Aniello Salzano.

 

 

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