Quei voti dell’On. Cosentino……

Aurelio Di Matteo

Durante la presentazione di Salvatore Gagliano, candidato al Consiglio regionale, non pochi sono rimasti stupiti e perplessi nell’ascoltare la rivelazione dell’On. Cosentino di “aver fatto votare” per De Luca al ballottaggio per l’elezione a Sindaco nel 2006. Lo stesso stupore ha colto i lettori dei quotidiani del giorno successivo che con evidenza riportavano ampi stralci del suo discorso. Ciò che più ha sorpreso non è stata tanto la rivelazione di una vicenda ormai nota a tutti i salernitani e soprattutto ai protagonisti politici che spesso fanno finta di non “ricordare”. Ma si sa che per i politici il ricordo è piuttosto un arredo mentale da dismettere alla prima occasione per evitare di essere contraddetti ad ogni piè sospinto. Lentamente, però, si è fatta strada la motivazione del richiamo alla memoria di quanto accadde nella primavera del 2006 durante le elezioni comunali, quando per il solito gioco del bilancino fu da Roma imposta la candidatura del pur bravo e buon Marotta che nel centrodestra locale nessuno voleva. Ancor più la rivelazione odierna dell’On. Cosentino trova importante motivazione nel riferimento ad un incontro (nella concitazione psicologica della sorpresa non si è capito bene se di persona o solo telefonico) avvenuto tra i due protagonisti. L’episodio dell’“incontro”, telefonico o di persona che sia stato, di certo non poteva essere noto al largo pubblico, perché gli “accordi” politici, con analogia con quelli economici, avvengono sempre al riparo da orecchie e occhi indiscreti, anche perché entrambi i protagonisti sanno bene quanto siano pericolose le intercettazioni telefoniche. Che i voti ispirati dall’On. Cosentino fossero stati diretti alla persona di De Luca era cosa nota anche a noi cittadini non inseriti negli apparati. È datato 1° maggio 2006 un mio articolo sulle pagine del quotidiano salernitano Cronache dall’eloquente titolo Il dubbio atroce, nel quale si stigmatizzava la scelta dell’area politica di Cosentino di votare per De Luca. E allora perché ricordare questa vicenda nota a tutti? Non certo a beneficio del pubblico che la conosceva e la ricorda benissimo, ma unicamente per scuotere la memoria (e anche qualche altra cosa!) del candidato Vincenzo De Luca che parla e straparla di voti “inquinati” che oggi andrebbero a Stefano Caldoro, derivanti dall’appoggio, legittimo, naturale, scontato e ovvio dato dal coordinatore regionale del PDL On. Cosentino.  Come il sindaco di Salerno va predicando senza pudore su tutte le piazze, se i voti di Cosentino sono oggi “inquinati”, a maggior ragione lo erano nel 2006! Eppure quei voti furono di buon grado accettati e, a desumere dalla rivelazione dell’episodio dell’incontro, anche “politicamente contrattati”. Con quei voti scalò il Comune, consolidò il suo potere e oggi si ritrova candidato a presidente della Regione. Questo è il motivo di quel ricordo che ha stupito non poco: ricordare al candidato De Luca, e a tutti i suoi pedissequi replicanti echi senza volto, che i voti non sono puliti quando sono per lui e inquinati quando sono per Caldoro. Sarebbe ora che la smettesse di straparlare e mostrasse finalmente un programma che non fosse quello solo virtuale, fatto dei soliti slogan e delle favole salernitane ammannite per venti anni.