Quanto intelligente?

di Rita Occidente Lupo

Spesso le prestazioni di un individuo, parametrate sul quoziente intellettivo. Su quella materia grigia che, in alcune scatole craniche, sembra carente. Di qui le valutazioni spesso deleterie anche di adolescenti tra i banchi di scuola. Recenti studi, hanno “svuotato” la nobile parte del corpo, per entrare in quelle che sono le circonvoluzioni cerebrali. Messi a nudo i neuroni, per comprendere l’acume da dove discenda. Un po’ come per l’amore, sempre identificato col muscolo cardiaco. Per l’intelligenza, gli scienziati inglesi, avanguardisti nelle dinamiche cognitive, hanno concluso che in generale l’intelligenza è monopolio pressocchè universale.  La sua dimora, in alcune zone precise del cervello: corteccia parietale, frontale, fronto-polare ed interconnessioni di diverse aree.   Secondo alcuni, le attitudini deriverebbero dall’ubicazione della materia grigia: spiccate propensioni coreutiche o liriche, originate da ciò. Non tutti concordi su tale tesi, per cui la teoria secondo la quale l’intelligenza generale, base di tutti i processi elaborativi, riscuote maggiori proseliti.  Da tale ipotesi, da scindere “i geni” , coloro cioè, con una marcia in più nell’apprendimento. Il caso di considerare anche i tanti demotivati dall’istruzione che, alla luce dei germi di saggezza pregressi “la scuola boccia, la vita approva” hanno battuto le strade della fama: Einstein docet!

Un pensiero su “Quanto intelligente?

  1. Gentile Dottoressa Rita Occidente Lupo,
    Dare una risposta consono al Suo ottimo articolo non credo che sia cosa facile, sia per per gli studiosi in materia, che da chi, come me, non ha avuto in vita alcun radicamento, o, se si vuole, “infarinatura scolastica” per potersi permettere di allacciarsi al discorso con risposte sicure e dimostrabili.
    Il mio convincimento, seppure poco contivisibile , è frutto di esperienza di vita vissuta tra costanti frustrazioni. Quindi, la mia supposizione circa il quorum dell’intelligenza naviga in acque ben lontane da ciò che si suppone e si appoggia su parametri ben diversi da ciò che si suppone possibile.:
    Ho il dubbio che molte volte si confonde l’intelligenza con la memoria. Secondo me, lo smemorato può essere di gran lungo più intelligente di chi ha una memoria di ferro ma, di solito, non è considerato intelligente perchè, appunto, viene danneggiato dalla poco memoria.C’è gente che riesce a ripetere a memoria intere frasi di quello che ha letto ed è in grado di svuotare il proprio scrigno di memoria ogni volta che ne ha bisogno. Questa, ripeto, non è intelligenza, ma solo facoltà di poter ricordare le cose.Perciò, credo che la materia grigia se gli manca il contenitore della memoria viene abbastanza abbuiata.

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