Infanzia…in rete da tutelare!

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Non è un problema di rete…ma di testa. Della violenza che ancora in tanti nutrono nei confronti di oggetti e soprattutto esseri umani. Questo terrorizza. Dalle ventate piromani, scagliate contro il clochard a Nettuno e Padova, alle svastiche graffiate sui muri. Dagli scippi a coppiette di passaggio, agli stupri ad ogni età. In rete, il mix di violenza e di scabrosità, che spesso ama trincerarsi dietro l’anonimato più ignobile, per ferire i più deboli. Stavolta è toccato ad un bambino down, essere bersaglio degl’istinti brutali. Perchè di tali si tratta nel momento in cui, si ritorna a quella follia etnica, che viene rispolverata nel giorno della memoria o a quella spartana, che lanciava da una rupe i neonati malformati. Qua non si tratta di opliti da forgiare, ma di esseri umani che, per vivere, non devon essere allenati all’ars bellica. Nè possono pascersi di belligeranza per un cromosoma in più. L’episodio del “bimbo della rete” sta fortunatamente mobilitando le coscienze anche istituzionali. Il dramma è che dinanzi a tale fatto, sgomenta che dei fans abbiano stuzzicato “la bravata” assecondandola. Che addirittura siano sorti dei fautori, per bersagliare il piccolo down. Senza ritegno umano nè alcun rispetto, una follìa giovanile, celiante la malformità. Una bravata senza limiti, che rimanda a quelle del sabato sera di tanti, non ancora seppellite del tutto, nel calciare non solo lattine di coca accartocciate, ma anche ebbri di fortuna claudicanti. A quelle di sventrare cabine telefoniche, un tempo appannaggio di tossici in overdose, per il solo gusto di preneder a sassate le infrastrutture, estrinsecando la furia contro il mondo intero. In nome d’un bullismo senza apparenti motivazioni. Ebbene, nella rete, sulla rete, anche l’innocenza dagli occhi a mandorla, con tanto di epiteto offensivo sulla fronte: scemo! Che grandi coloro che si sentono super uomini  non affetti dalla sindrome di down! Purtroppo però, la loro patologia, elude ogni cura sanitaria, tranne quella psichiatrica!

2 pensieri su “Infanzia…in rete da tutelare!

  1. Carissima Direttrice, credo che Lei abbia trasformato in un bellissimo articolo il sentire di tanti. Purtroppo non di tutti. Temo che non sia appannaggio solo dei giovani il disprezzo del debole e del diverso, ma coloro che si sono resi fans anonimi di queste pagine vergognose dimenticano che chiunque di noi può velocemente diventare portatore di handicap, basta una caduta da uno scalino, un ictus, una dose di acido più potente, e allora come la mettiamo? Purtroppo non vi sono terapie psichiatriche in grado di curare la stupidità, essendo la stessa un tratto temperamentale. Proprio così: un elemento che esula dalla volontà, probabilmente frutto della genetica, proprio come la Sindrome di Down. Complimenti per il coraggioso articolo, anche se credo che nessun appartenente al gruppo di Facebook Le contesterà i toni decisi utilizzati. Con tanta stima. Giovanna Rezzoagli

  2. E’ stato detto: “Parigi val bene una messa …” e, contrariamente a coloro che vorrebbero limitazioni nella Rete, dico: “La libertà val bene il dover convivere con gli imbecilli”. Mi auguro che la Polizia Postale sia in grado di farci conoscere nomi e cognomi di questi imbecilli, magari mostrandoci le loro facce.
    Cordialmente
    Salvatore Ganci

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