Mercato San Severino: circolo ANLC su “Ripopolamenti”

 Si è tenuto un incontro presso la Sede del Circolo Comunale dell’Associazione Nazionale Libera Caccia di Mercato San Severino (SA) con il Presidente del Comitato Tecnico Faunistico della Provincia di Salerno – Gennaro Barra –, a cui hanno preso parte molteplici cacciatori della Valle dell’Irno (M.S.Severino, Fisciano, Siano, Bracigliano e Baronissi), associati all’A.N.L.C. e ad altre Associazioni Venatorie, interessati sul tema dei “Ripopolamenti” nella Provincia di Salerno annata venatoria 2010/2011: lepri, fagiani e cinghiali. Nel corso dell’incontro, in qualità di “AMICO” dei cacciatori, è intervenuto anche Giovanni Baldi, attuale Assessore della Provincia di Salerno, il quale, dopo aver elogiato pubblicamente il Sindaco della Città di Mercato San Severino – Giovanni Romano – per il suo impegno verso il territorio e le associazioni del territorio, tra cui il Circolo ANLC, ha fatto sue le preoccupazione e le istanze dei cacciatori del territorio della Valle dell’Irno, con impegno di rappresentarle in sede alla Giunta Provinciale ed in futuro nel Consiglio Regionale della Campania. Il Circolo di ANLC di Mercato San Severino, nei prossimi giorni promuoverà altri incontri sul territorio della Valle dell’Irno, durante i quali interverranno tecnici del mondo venatorio provinciale e regionale, nonché “amici” dei cacciatori.

Un pensiero su “Mercato San Severino: circolo ANLC su “Ripopolamenti”

  1. Leggo l’articolo e mi domando come mai nessuno delle varie asociazioni di protezione e tutela ambientale si esponga e si opponga a questa politica priva di qualsiasi etica. O forse che la caccia sia considerata un’attività sportiva ed ecologicamente corretta da tutti? L’attività venatoria è legale e dovrebbe essere regolamentata, occorre tener conto di ciò. Ma come semplice cittadina che aborrisce ogni forma di violenza, mi domando se proprio tutti i cacciatori sono psicologicamente idonei e sufficientemnte equilibrati per poter liberamente maneggiare uno strumento di morte, me lo chiedo perchè chi uccide un animale senza provare altro che gioia e soddisfazione, a mio parere non è pienamente in grado di spaziare in tutta la gamma emotiva che l’esser dotati di un encefalo concede, a meno di usare la parte rettiliana come prevalente. L’immagine a corredo dell’articolo rende l’idea: si è davvero veri uomini coraggiosi con un’arma in mano.
    Giovanna Rezzoagli

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