Reati alimentari: processo breve e giusto, solo attraverso sezioni giudiziarie specializzate

 Avv.  Carlo  Correra  ex  magistrato                            

Alla  teatralità  di  intervento  del  Ministro  Zaia  a  proposito  della  mozzarella  di  bufala  DOP  “annacquata”  riscontriamo  la concretezza  dell’interrogazione  parlamentare  del  Sen.  Alfonso  Andria  nella  sua  interrogazione  parlamentare  che  sollecita  sia  un  rafforzamento  delle  strutture  di  controllo  sul  territorio  a  tutela  dei  produttori  seri  e  dei  consumatori  sia  un  momento  di  più  qualificato  intervento  da  parte  della  stessa  magistratura.  L’idea  di  una  sezione  specializzata  in tema  di  frodi  alimentari  presso  i  Tribunali  e  presso  le  Procure  della  Repubblica,  se  attuata,  porterà  ad  un  decisivo  salto  di  modernizzazione  della  giustizia  in  un  settore  ormai  di  grande  impatto  mediatico  e  soprattutto  economico  per  l’azienda  Italia  e  per  il consumatore  italiano.  Un  Giudice  ed  un  Pubblico  Ministero  specializzati  saranno  la  migliore  garanzia  per  processi  giusti  e  rapidi  in  un  settore  dove  attualmente  non  sempre  ai  clamori  iniziali  seguono  solleciti  e  reali  riscontri  giudiziari.  In  pratica  ad  un  gran  polverone  iniziale  seguono  poi  esiti  giudiziari  deludenti  ed  ingiustificate  perdite  economiche  per  il  territorio.  Basti  pensare  alla  recente  e  cocente  esperienza  della  bufala  mediatica  di  una  mozzarella  “alla  diossina”  prima  drammaticamente  pubblicizzata  e  poi  sparita  a  conclusione  delle  indagini  con  danni  di  immagine,  di  perdite  economiche  e  di  posti  di  lavoro  che  stanno  ancora  sotto  gli  occhi  di  tutti.  Ben  venga  allora  un’iniziativa  della  sezione  giudiziaria  specializzata  con  cui  gestire  i  reati  alimentari  con   la  competenza  e  la  rapidità  indispensabili  per  una  “giustizia  giusta”  e  finalmente  veloce.