Salerno: Marcello Lippi e la coppa del mondo

Aldo Bianchini

Non c’è niente da fare, non ce n’è proprio per nessuno quando si parla del gioco del calcio. Accorrono da tutte le parti, di qualsiasi ceto sociale, uomini, donne e bambini. Anche a Salerno, nell’ampio salone del Grand Hotel, c’era una marea di gente per vedere ed ascoltare. Per vedere la coppa conquistata in Germania nel 2006 (ma anche in Spagna nell’82 ed a Parigi e Roma nel ’34 e nel ’38 con Bearzot e Pozzo) si è mossa mezza provincia e molti pullman hanno scaricato sul piazzale dell’Hotel veramente tanta gente. L’ispiratore della magica serata Salvatore Gagliano, consigliere federale della Figc, l’ha fatta veramente grossa questa volta. Nel senso che ha organizzato una grande manifestazione sportiva riuscendo a tenerla ben distinta dalla campagna elettorale che pure si accinge ad organizzare, anche se molti dei presenti comunque si saranno chiesti se qualche legame tra lo sport e la politica comunque poteva esserci. Ogni dubbio è stato spazzato via dalle parole limpide e molto comprensibili pronunciate dal commissario tecnico Marcello Lippi che brevemente ha ripercorso l’avventura del 2006 affermando che queste imprese non sempre sono ripetibili (è accaduto solo due volte nel ’34 e nel ’38 all’Italia e nel ’58 e nel ’62 al Brasile di Pelè) e che, comunque, chi parte con i favori del pronostico non sempre ha vinto, e l’allusione al Brasile è chiarissima. Poi ha parlato dei “senatori” della nazionale ed ha confidato che quando è tornato in nazionale ha subito detto a tutti di non avere debiti di riconoscenze da pagare a nessuno. Solo così si costruisce un gruppo, è proprio questo il Lippi-pensiero. Qualcuno grida dalla sala “convoca Cassano” e il mister subito invita Gagliano a prendere carta e penna ed ad annotare il suggerimento. Grandi applausi ed ovazioni all’indirizzo di Marcello Lippi. Poco prima del suo intervento c’era stato il saluto di Antonio Lombardi, presidente della Salernitana Calcio 1919, che è stato accolto da una bordata di fischi e da grida ingiuriose che con lo sport (a mio avviso) non hanno proprio nulla a che fare. Lombardi comunque ne è uscito alla grande sfidando la platea e dicendo, alla fine, che la Salernitana non ha ancora mollato ed ha invitato i tifosi a credere ancora nel miracolo. Infine tutti i tifosi e i numerosi giornalisti presenti di corsa ad assediare il mister nazionale, il presidente Figc Giancarlo Abete e il grand-commis della serata il giornalista Rai Gianfranco Coppola.