Sismicità: informazione e prevenzione, i rischi per l’Agro

Con il Geologo Giulio Caso analizziamo, brevemente i principali rischi ambientali  dell’Agro. Nell’Agro la sismicità ed il vulcanismo costituiscono due sorgenti di pericolosità naturale che determinano un discreto livello di rischio a causa, anche, dell’elevata concentrazione urbana. Gli eventi sismici, di aree vicine, di magnitudo elevata di cui si ha riscontro in epoca storica sono numerosi. Non meno importante è il rischio associato alle eruzioni vulcaniche derivante dai complessi vulcanici dei Campi Flegrei, Ischia e Somma-Vesuvio. Associati al rischio vulcanico ci sono numerosi fenomeni tra cui: terremoti, ricaduta di ceneri, lapilli e di proietti vulcanici; emissioni di gas, anche dopo l’evento. Attualmente non ci sono segnali di possibili eventi, è tutto tranquillo, ma l’area è tenuta sotto stretto controllo, anche perché,  le eruzioni vulcaniche conservano margini di incertezza  rispetto all’evoluzione dei fenomeni.  Quali sono, invece, i rischi più ricorrenti? Il rischio Idrogeologico che è, talvolta, prevedibile poiché deriva da eventi meteorici e dalla dinamica dei corsi d’acqua di carattere torrentizio, che possono causare, anche, esondazioni. Attraverso lo studio delle dinamiche territoriali e climatiche è possibile determinare, però, degli indicatori di soglia della piovosità che possono scatenare eventi come i fenomeni franosi che sono regolati da aspetti geomorfologica. Non bisogna dimenticare anche le problematiche dovute alla presenza di cavità antropiche. Come mai questi fenomeni sembrano, nel tempo, più pericolosi?Fino alla fine del XIX secolo, come testimoniato dalle carte topografiche dell’epoca, i centri abitati erano ubicati in aree relativamente più sicure. La prevenzione era lasciata al buon senso ed alla memoria delle popolazioni. I luoghi più a rischio erano lasciati, nei limiti del possibile, disabitati. Dal dopoguerra in poi si è costruito comunque e dovunque. Quali sono le altre cause che favoriscono lo scatenarsi dei dissesti. Il rischio idrogeologico è accentuato dai mutamenti di clima. Si alternano, sempre più spesso, siccità e piogge concentrate in violenza e intensità, mettendo a rischio, soprattutto, le zone vicine ai pendii ove c’è il pericolo concreto di colate di fango. Poi c’è l’abbandono della cultura dei terreni montani, l’uso di tecniche agricole inadeguate,  gli incendi e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua che hanno messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio. Cosa si può prevedere, in generale, per il futuro, nell’Agro. Il ripetersi, sempre più spesso, dei fenomeni indicati. Ecco perché è importante fare opera di previsione, prevenzione e conoscenza. In che modo? Per gestire una situazione di rischio bisogna conoscere l’ubicazione di zone soggette a frane o alluvioni (ad esempio segnalando le zone di restringimento di sezione degli alvei), quindi prevenirle e affrontarle con i mezzi adeguati. E per conoscenza s’intende anche la divulgazione della giusta informazione al cittadino, in modo che possa collaborare  con consapevolezza. Ovviamente, è utile fare anche opera di pulizia della rete drenante con rimozione degli accumuli nelle zone di flusso e, comunque a rischio. Quali possibilità per il futuro?C’è la reale possibilità, la speranza di imparare a prevenire efficacemente i dissesti territoriali limitando i danni, con l’istituzione di un attivo servizio di “guardia del suolo” e con la collaborazione unitaria, finalmente, dei vari enti preposti alle problematiche territoriali.

2 pensieri su “Sismicità: informazione e prevenzione, i rischi per l’Agro

  1. L’articolo, di spiccato interesse sociale, offre lo spunto a numerose riflessioni. Tra le tante, realmente quanta prevenzione si fa nel nostro territorio? Un grazie al Dott. Giulio Caso per la capillarità della sua informazione e per il suo essere in prima linea nell’affrontare le problematiche che attanagliano il nostro amato Agro.
    Maria Rita Cuccurullo

  2. Sono io a ringraziare la gentile lettrice Maria Rita Cuccurullo, anche per il suo prodigarsi, come me, nel diffondere notizie ed informazioni di carattere sociale ed ambientale. La sensibilità ambientale aumenta con la conoscenza, ed è quello, giustamente, lo scopo che ci prefiggiamo tutti: più informazioni al cittadino.

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