Regionali: De Cristofaro “Pari Opportunità, il viaggio continua”

“Da  oggi  inizia  il mio personale viaggio verso le elezioni regionali- dichiara Lucia de Cristofaro, candidata per Sinistra, Ecologia e Libertà.- Un viaggio che mi vede impegnata  all’interno  della lista di  una  nuova  componente politica  e che desidero  fare insieme ai lettori-elettori,  riflettendo  sulle varie  problematiche piccole e grandi, dalle città ai piccoli comuni, che hanno  il  diritto di essere  raccontate, che hanno il diritto di essere  affrontate, per dare significato alle tre  parole guida del partito che rappresento: Sinistra,  la visione solidale  e  di prossimità ai cittadini di un progetto politico, ossia pari opportunità per tutti;  Ecologia, la difesa del solo bene che segna il futuro  di  tutti i cittadini senza  distinzione alcuna: la natura; Libertà,  la tutela del bene sociale più prezioso e che è alla base della Costituzione Italiana: la democrazia. Partendo dalle Pari Opportunità, solitamente riferite alla parità legislativa  tra uomini e donne, è importante sottolineare che è necessario considerare che tale concetto dovrebbe essere allargato a tutte le componenti sociali, affinché  non si facciano distinzioni di genere, di sesso, di classe, di religione. Ma  riflettiamo  sulle  Pari Opportunità riferite agli stessi diritti tra uomini e donne, lì dove il legislatore  ha già da svariati anni affrontato il problema normativo, sino ad arrivare alla legge Regionale della Campania,  che offre ancora una volta opportunità importanti all’inserimento delle donne in  politica. Non si può, però, non considerare che si è ancora lontani da una pari opportunità, che diventi fattore culturale, eliminando definitivamente stereotipi di costume che hanno accompagnato le donne nel corso della storia. E’ tale fattore culturale, dunque, che al di là delle leggi, deve essere messo al centro di un progetto politico che  inizi a considerare le potenzialità  femminili, come occasione di crescita e di civiltà, per raggiungere un obiettivo, “la cultura dell’uguaglianza”, che molti potranno considerare utopico, ma che vale la pena di porsi, affinché  nel tempo si possa arrivare a non sentir più parlare di pari opportunità, per il semplice fatto che esse sono state raggiunte, entrando  a far parte di una struttura culturale, che consideri finalmente uomini e donne  delle “persone”, con le loro individualità, le loro differenze che rendono così unico il genere umano”.

 

 

 

 

 

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