Palma Campania: Sant’Antuono Maschere e Suone

Con questo slogan evocativo di allegria e musiche festose, il Carnevale di Palma Campania è entrato nel vivo dei preparativi, partecipando da protagonista alla festa di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, organizzata dai giovani della Comunità Parrocchiale San Biagio. Il Santo, protettore degli animali, gode di grande venerazione in Campania, terra di salde tradizioni rurali. Patrono di numerosi paesi, viene spesso raffigurato insieme ad un maialino, grazie al fatto che i monaci Antoniani ottennero il permesso di allevare maiali nei centri abitati, in quanto il grasso degli animali era da essi utilizzato per ungere gli ammalati colpiti dal Fuoco di Sant’Antonio (Herpes Zoster). Quest’antica pratica ci riporta al legame di Sant’Antonio col fuoco, originato dalle leggende riportate nei racconti della sua vita, che descrivono le lotte del Santo con il demonio, fino alla discesa negli inferi per contendere a Satana le anime dei peccatori. Nella cultura rurale, celebrare la Festa di Sant’Antonio intorno al tradizionale “fucarone”, altrimenti detto “fucarazzo”, acquista il significato di appropriarsi delle virtù del fuoco: purificazione dai mali e trasferimento di energia vitale, fondamentale per la crescita dei raccolti, che in questo periodo “maturano” sotto la neve,  e per il benessere degli uomini e delle bestie. La tradizione infatti vuole che il grande falò venga acceso con i rami delle potature autunnali, legati in piccole fascine, proprio per perpetuare simbolicamente il ciclo vitale.A Palma Campania, oltre a perpetuare un’antica tradizione, la festa di Sant’Antonio e il “fucarone” si caricano del significato di momento di inizio del Carnevale, festa che la cittadina attende tutto l’anno. Domenica 17 gennaio, in Largo Parrocchia San Biagio, a sottolineare la commistione tutta meridionale fra sacro e profano, i Comitati di Quadriglia sono intervenuti ciascuno con il proprio gagliardetto e hanno presentato il Tema 2010 insieme ad un simbolo che lo rappresenta. L’accensione del “fucarone”, che di solito raggiunge l’altezza di circa 15 metri,  ha dato il via all’allegria, all’insegna della quale la serata é trascorsa a suon di musica, e con gustosi assaggi di gastronomia locale. Luca Montanino, presidente dell’Ente Fondazione Carnevale Palmese, nel ringraziare l’Amministrazione Comunale, il Sindaco Vincenzo Carbone, il Parroco Don Antonio Nunziata e tutti i giovani organizzatori, ha sottolineato l’importanza della collaborazione fattiva di tutti per il successo del Carnevale e di ogni iniziativa che miri a conservare e tramandare la cultura e le tradizioni locali.Il “fucarone ‘e Sant’Antuono” diventa così per i cittadini di Palma Campania un appuntamento irrinunciabile, e per gli ospiti dei paesi vicini un’occasione irripetibile per conoscere uno spaccato di vita e tradizioni nostrane e un anticipo della ricorrenza del Carnevale, che riesce sempre a coinvolgere e divertire tutti.Il calore del falò gigante ha annullato il freddo della serata invernale e animato la folla, anche i più timidi.Prossimo appuntamento Domenica 24 gennaio per il Ratto del Gagliardetto