OGM, quale rischio alimentare?

Alcuni ricercatori hanno dichiarato che di fatto l’uomo erroneamente ha paura dei cibi geneticamente modificati in laboratorio, perché questi possono essere una alternativa valida a coltivazioni che non garantiscono la purezza del prodotto a causa dell’inquinamento. La soluzione quindi, secondo questa scuola di pensiero, di avere sulla tavola un cibo sano, sarebbe quella di mangiare cibo realizzato in laboratorio. Non credo che vada sottolineato quanto pericoloso possa essere questo orientamento, che se da una parte assicura la purezza di qualsiasi alimento, dall’altra ci porterebbe ad essere completamente accumulabili ad un macchinario che viene alimentato da qualcosa di precostruito. L’allarme c’è e va preso in considerazione. E’ importante contrastare il pensiero che per risolvere il problema inquinamento si possa a perseguire questa strada, ed invece è necessario continuare a sostenere il disinquinamento di tutto ciò che la natura ci offre, affinché anche i prodotti che coltiviamo siano sani, non perché costruiti in laboratorio, ma perché finalmente abbiamo debellato i fattori inquinanti. Pensare agli OGM come ad un cibo di scorta, per  poter continuare a inquinare senza problemi, non tiene conto che alla fine il fattore inquinamento comprometterà non solo il cibo, ma ogni singola molecola naturale della terra, ed un’altra terra di scorta non ce l’abbiamo di sicuro. Convenienza, qualità e sicurezza delle filiere agroalimentari: questi devono essere gli obiettivi per il futuro della nostra alimentazione, bandendo le coltivazioni geneticamente modificate dal territorio Campano. La battaglia agli OGM deve essere una battaglia per l’identità di un territorio conosciuto in tutto il mondo proprio per i suoi prodotti tipici e deve coinvolgere tutte le componenti della società civile e delle forze politiche a salvaguardia di quello che è un patrimonio gastronomico, che non può e non deve essere “modificato”.  Farsi sedurre dalla perfezione può essere molto pericoloso, perché non potete non condividere con me che la bellezza del creato è proprio nella imperfezione.

Lucia de Cristofaro