Roccadaspide: denuncia in Procura del Sindaco e Vice Sindaco per pubblicazioni su appalti e turbativa d’asta del Comune di Eboli e del PdZ di Roccadaspide

E’ stata depositata questa mattina presso il Comando Stazione Carabinieri di Roccadaspide una denuncia-querela da parte del Sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano e dal Vice Sindaco Girolamo Auricchio in relazione i fatti apparsi in questi giorni sugli organi di stampa circa un loro coinvolgimento in una vicenda di turbativa d’asta che si sarebbe determinata in relazione a due servizi affidati nel 2018 dal Piano di Zona dell’Ambito S/7, di cui il comune di Roccadaspide è ente capofila.

I fatti denunciati sono di violazione del segreto istruttorio, divieto di pubblicazione di atti o immagini e pubblicazione arbitraria di atti di procedimento penale, oltre che di diffamazione a mezzo stampa, in relazione alla divulgazione e pubblicazione dell’avviso di richiesta di proroga delle indagini preliminari relativa ad un procedimento nel quale figurano come indagati, tra gli altri, anche i querelanti.

Una vicenda – dichiarano Iuliano ed Auricchio – rispetto alla quale siamo completamente estranei e completamente all’oscuro di ogni aspetto, relativa a fatti che in alcun modo possono essere a noi riconducibili, dal momento che gli affidamenti sono di competenza delle commissioni di gara, composte da tecnici, e nella specie da professionisti seri e rigorosi, ma che tuttavia risulta essere stata divulgata e pubblicata in maniera del tutto arbitraria ed illecita, con grave violazione del segreto istruttorio e in maniera del tutto distorta.

Abbiamo chiesto alla Procura di accertare e perseguire gli autori della diffusione di tali atti e del contenuto delle attività di indagine – coperti chiaramente da segreto istruttorio, essendo il procedimento ancora in fase di indagini preliminari, tanto che è stata formulata una mera richiesta di proroga delle indagini da parte della Procura poi accolta dal Gip – rispetto a fatti e vicende che riguardano altro comune ma che in maniera del tutto mistificatoria e distorta sono stati messi in relazione e accomunati fra loro, quando invece alcun elemento di collegamento e/o di relazione esiste tra le due vicende, che però sono state volutamente mescolate e confuse in un unico calderone mediatico-giudiziario, fortemente scandalistico, come sempre in piena campagna elettorale.

Siamo completamente lontani dai fatti di reato ipotizzati dalla Procura di Salerno e totalmente sereni che la Magistratura inquirente accerterà, all’esito delle indagini in corso, la nostra totale estraneità.