Cava de’ Tirreni: GdF sequestra audiovisivi

Nell’ambito delle iniziative programmate dal Comando Provinciale di Salerno a presidio della legalità e a contrasto di ogni tipologia di condotta criminale, i Finanzieri della Tenenza di Cava de’ Tirreni predisponevano ed eseguivano una vasta operazione di controllo nel territorio di Vietri sul Mare, in particolare presso un noto locale della movida. Finanzieri in borghese – in azione all’interno del locale per svolgere servizi mirati in materia di tutela del diritto d’autore, di “lavoro nero” e nel settore del rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali – sono stati affiancati anche da ispettori dell’Ufficio SIAE, per vigilare sul “popolo della notte”. L’esito dell’operazione si è concretizzato nel sequestro di 258 supporti audio, contenenti tracce musicali, illecitamente riprodotti e la relativa denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno della titolare di un noto locale notturno, Q. A., di anni 74, nonché del disk jockey, S. C., di anni 45, entrambi di nazionalità italiana, per violazione alla legge sulla proprietà intellettuale, i quali rischiano ora una severa sanzione di tipo detentivo. I supporti magnetici sequestrati riproducevano vari brani musicali e venivano illecitamente utilizzati per l’intrattenimento dei clienti nel locale, nonché per l’organizzazione di serate danzanti. Nel corso dell’accesso effettuato presso il locale controllato sono stati, inoltre, sorpresi dai finanzieri, 6 lavoratori non in regola, la cui posizione dovrà, pertanto, essere approfondita ai fini contributivi e fiscali dagli investigatori nei prossimi giorni. Per effetto del controllo eseguito è stato, peraltro, accertata una sanzione amministrative in materia di “diritto di autore” in misura ridotta per 50.000 euro. Sotto il profilo fiscale, è stata , altresì, sanzionato il mancato rilascio di ricevute fiscali per la somministrazione di alimenti e bevande alla clientela. In generale, il contrasto alla pirateria audiovisiva non va sottovalutato, per i riflessi negativi anche sociali e non solo al mercato che si vengono a determinare: danno economico agli artisti e alle imprese colpite dall’indebita riproduzione e, dunque, concorrenza sleale nei loro confronti, con conseguente perdita occupazionale a danno di lavoratori onesti e, nel contempo, sfruttamento di manodopera in posizione di soggezione per varie ragioni, prima fra tutte la permanenza in condizione di clandestinità sul territorio nazionale. La nuova iniziativa, ultima solo in ordine temporale, testimonia l’impegno profuso dal Corpo per elevare il livello di sicurezza dei cittadini, esigenza questa sempre in evidenza e giammai trascurata, soprattutto nel territorio di questa provincia, dove la criminalità organizzata trae elevati profitti da questo tipo di reati.