Sala Consilina: smantellata fitta rete di prostituzione

Lorenzo Peluso

 Associazione a delinquere, induzione e sfruttamento della prostituzione. Sono questi i reati contestati ai venti indagati della brillante operazione denominata “Erice” eseguita dagli umini del comandante Mastrogiacomo della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina. Le indagini partire nel mese di ottobre del 2008 hanno portato a dieci custodie cautelari in carcere, tre persone invece sono finite agli arresti domiciliari mentre per altri sei individui è stato decretato l’obbligo di firma presso l’autorità giudiziaria. Nell’operazione coinvolto anche il titolare di un noto hotel di Polla per il quale è stato stabilito il divieto temporaneo di esercitare l’attività di gestore di strutture ricettive. Eseguite anche ventisei perquisizioni domiciliari per altrettante persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta. Le indagini hanno interessato non solo i comuni salernitani di Sala Consilina, Polla, San Pietro al Tanagro, Teggiano, San Rufo, Atena Lucana, Caggiano, Battipaglia ma si sono estese anche fuori regione interessando individui residenti ad Orvieto (Tr), a Roseto degli Abruzzi (Te), a Terranova di Sibari (Cs), nel capoluogo lucano Potenza, a Sant’Angelo le Fratte (Pz) e Balvano (Pz). Fondamentale per il prosieguo delle indagini si è rilevata la collaborazione dei residenti nel centro storico di Polla dove è stata individuata una prima abitazione adibita a casa di prostituzione con la successiva individuazione di una rete di case di appuntamento localizzate nei comuni di Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, Caggiano, Buonabitacoolo ed Atena Lucana. Le ragazze dedite alla prostituzione tutte di nazionalità straniera, soprattutto bulgare, ma anche romene ed ucraine, hanno tutte domicilio in territorio nazionale. Anche questa volta si è dimostrato necessario al fine del buon esito delle indagini l’uso dello strumentoi delle intercettazioni ambientali e telefoniche che hanno fatto emergere il ramificato sistema criminoso che vedeva al centro di tutto alcuni esponenti di vertice, di nazionalità italiana, che dettavano le regole ed ai quali era affidato il compito di ampliare la rete della “clientela”  mentre ad alcuni rumeni il compito di favorire l’ingresso in italia delle ragazze che poi venivano indotte alla prostituzione. Cento euro, era questo il prezzo minimo delle prestazioni, ma come si deduce dalle intercettazioni addirittura un cliente a corto di denaro contante offriva cinque litri di olio “buono” che portava in auto, mentre in un altro caso veniva intercettato un cliente che addirittura richiedeva una prostituta “vergine”. Finiscono in manette con successivo trasferimento alla casa circondariale di via Gioberti a Sala Consilina Durante Giuseppe, residente a Sala Consilina; Chiriac Petru, cittadino bulgaro domiciliato in Atena Lucana; Chiriac Jonut Ovidiu, cittadino bulgaro domiciliato in Atena Lucana; Ciobanu Vasile Sorin, cittadino bulgaro domiciliato in San Pietro al Tanagro (SA); Ahmedov Sebaydin detto SLAV), cittadino bulgaro domiciliato in Polla; Yankov Ivan detto Coco, residente a Polla; Asenov Rumen detto Antonio, cittadino bulgaro domiciliato in Sala Consilina; mentre per altri tre arrestati non sono state diffuse le generalità. Molta l’incredulità quando nella mattinata di ieri si è diffusa la voce tra le popolazioni del diano della vasta operazione scattata in nottata e che ha rivelato non solo i nomi delle persone coinvolte ma soprattutto del diffuso sistema della prostituzione così ramificato nei piccoli comuni del comprensorio. Le indagini comunque non sono del tutto concluse e potrebbero nelle prossime ore riservare altre sorprese.