Fisciano: Filmidea, Tornatore con gli studenti universitari

Con lo spirito di un grande sognatore e la capacità di trasformare i pensieri in realtà, Giuseppe Tornatore è stato il protagonista del terzo appuntamento di Filmidea – Incontri universitari di cinema. Dall’inaugurazione del Laboratorio di storia e media audiovisivi fino al tanto atteso incontro-confronto con gli studenti, il regista siciliano, ritornato al campus di Fisciano dopo quattro anni, ha raccontato le sue esperienze di cineasta e, in particolare, il rapporto viscerale con la sua terra, al centro anche dell’ultimo capolavoro Baarìa. “La Sicilia per me è un tema ricorrente perché forte è il rapporto con il luogo in cui sono nato. In Baarìa non è la nostalgia la chiave di lettura giusta; in realtà ci sono molte cose, oltre alla Sicilia. Ci sono l’utopia, il sogno politico, la narrazione del tempo fondata sull’inesistenza del tempo, la visione del mondo attraverso gli occhi dei bambini, il modo di concepire la politica nel nostro Paese”.Tantissime le domande degli studenti sul suo ultimo lavoro. Tornatore ha raccontato di come ha scelto gli interpreti del film: “i produttori in genere chiedono attori famosi ma le necessità di questa storia mi hanno portato alla scelta di volti nuovi per i ruoli di primo piano. Baarìa, infatti, racconta di un centro di provincia in cui tutti sono protagonisti. Da questo è scaturita la scelta degli attori”. Il regista si è poi soffermato sulle diverse fasi tecniche della realizzazione di un film, dal casting alla scelta della musica (raccontando in particolare del suo rapporto con il maestro Ennio Morricone), dalla fotografia al mixaggio finale. “Tanti sono gli step per la realizzazione di un film – ha spiegato agli studenti – ma immaginarlo è sicuramente la parte più bella ed interessante. In questo mio pensiero non credo ci sia nulla di originale; lo stesso Pasolini nella parte conclusiva del Decameron sosteneva che non era necessario realizzare un’opera d’arte quando, in realtà, è così bello il solo pensarla”.Tornatore ha quindi dato la sua definizione del lavoro di regista: “il mio mestiere è quello di cercare storie, inventarle, o scovarle dove esse si nascondono, elaborarle, innamorarmene, scriverle e basta. Ma per un film che fai, ce ne sono altri cento che hai immaginato e che non hai fatto. Questa è la norma. Realizzare i film, invece, è solo l’eccezione”.Il regista siciliano, autore di tanti capolavori che hanno raggiunto vaste platee, ha sottolineato come il cinema debba parlare al pubblico ed essere arte popolare. “Non ho mai condiviso l’idea che il cinema commerciale sia di serie B e che quello non commerciale di serie A. Non è vero che i film che muoiono dietro l’indifferenza del pubblico siano dei capolavori incompresi, è una grande ipocrisia soprattutto nel cinema italiano. Bisogna cercare di raccontare storie nel miglior modo possibile, poi, se riesci a colpire il pubblico, il tuo film avrà successo”.Infine Giuseppe Tornatore ha raccontato del suo rapporto con la produzione, in particolare in riferimento a Baarìa prodotto da Medusa. “E’ impossibile trovare un produttore ideologicamente come te, quindi occorre imparare a confrontarsi con chi la pensa diversamente. Medusa è riconducibile a Berlusconi, ma il mio ultimo film non l’ha fatto Berlusconi, bensì coloro con cui ho interagito tutti i giorni sul set. In ogni caso, io non sono mai stato condizionato dalla produzione”.L’incontro con gli studenti è stato preceduto dall’inaugurazione, presso il Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali, del Laboratorio di storia e media audiovisivi, nato per favorire l’insegnamento della storia attraverso il ricorso al cinema ed alle fonti audiovisive in generale. Presenti insieme al regista nell’aula delle Lauree “Nicola Cilento” il Rettore dell’Università degli studi di Salerno, Raimondo Pasquino, e gli organizzatori Roberto Vargiu, Piero Cavallo, Luigi Frezza, Pasquale Iaccio e Marco Pistoia.Tra i presenti, anche l’Aci Salerno che ha promosso con Filmidea un concorso per la realizzazione di uno spot sulla sicurezza stradale rivolto ai giovani.In serata Filmidea ha concluso il suo incontro con Tornatore con la proiezione, alle 19, di Baarìa al Multisala Medusa di Salerno.