Regione: il cons. Valiante ”Il Crocifisso come il tricolore non si tocca”

La sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo in merito al Crocifisso, che in aula violerebbe la libertà religiosa, è francamente inaccettabile. Il Crocifisso, per l’Italia, è come la bandiera tricolore: non è solo un simbolo religioso (nel caso del crocifisso), ma fa parte della nostra identità culturale e storica, in cui anche i laici si riconoscono. Rimuoverlo dalle aule significherebbe andare controcorrente e negare l’appartenenza ad una tradizione radicata e sentita fortemente dagli Italiani. Io credo che in questa vicenda serve soltanto un po’ di buon senso. Non possono sette giudici rimettere in discussione un simbolo dell’identità nazionale. Piuttosto, lascerei la libertà agli istituti, alle strutture statali e ai vari locali pubblici di decidere se esporre oppure no questo simbolo. Porre il veto categorico di esporlo sarebbe un errore gravissimo. Perché è vero che vanno rispettate le nuove culture che pure ormai fanno parte integrante della nostra società, ma vietare di esporre il crocifisso nelle aule mi sembra ancora di più una libertà negata, una prevaricazione nei confronti di tanti Italiani. Speriamo in un po’ di buon senso.