Salerno: don Merola “Prevenire l’illegalità”

” A voce d’e creature” per una Napoli che non può morire, soffocata da camorra e microcriminalità. Don Luigi Merola, ospite del Rotary Club Salerno Duomo, in una chiacchierata chiarificatrice, su un impegno sociale, che ormai ha scelto come sacerdote e come cristiano. Una solidarietà in una città che ha tante luci e poche ombre. Da Forcella, alla Sanità. Dal Vomero, ai Quartieri Spagnoli. “Una legalità ordinaria, dovrebbe guidare l’agire umano- ha commentato don Merola- Tanti ragazzi, circa 150, ospiti nel centro che dirigo, in un programma di recupero sociale. Nella nostra Associazione, in team assistenti sociali, operatori assistenziali e psicologi: l’incisività sul lavoro. Tanti oggi occupano un ruolo che li rende dignitosi. Solo attraverso tale dimensione, come dichiarato dal cardinale Crescenzio Sepe, liberiamo la città dai suoi mali. Gli ospiti che vengono da noi, cercano punti di riferimento. Hanno bisogno di poter guardare a qualcuno che infonda loro fiducia. Si può vincere la camorra. Le minacce nei miei confronti? Ho temuto quando un pentito dichiarò perfino la mia data di morte. A 36 anni,  cerco di portare un messaggio sul territorio, per la prevenzione di fenomeni criminali, raccordandomi con l’agenzia scolastica. Che non può chiudersi nelle proprie quattro mura. Finanziamenti al nostro Centro? Offerte di privati libere. La Provvidenza! Anche a Salerno, mesi fa, presso l’Arbostella, una struttura che avrebbe dovuto ospitare un Centro diurno di accoglienza per minori a rischio. Ma i locali, ancora carenti. Il sindaco Vincenzo De Luca, non ha ancora corredato lo spazio di servizi igienici idonei e di stanze. Ma “A voce d’e creature” continuerà ad essere un monito per chi vuol girare lo sguardo da un’altra parte o intende essere sterile ascoltatore.”