Salernitana:l’ennesimo ritiro romano per risalire la china

                               Maurizio Grillo

La gestione Lombardi si è spesso caratterizzata, dopo alcuni risultati negativi, con ritiri “punitivi” o “meditativi” della squadra, una sorte di “refugium peccatorum”per superare il momento negativo e ritrovare la strada smarrita. Tre sconfitte consecutive, zero punti in classifica ed ecco scattare, ipso facto, il ritiro, prima a Serino e poi Roma, caput mundi ed amuleto fortunato per la compagine granata, in quanto negli anni precedenti ha sortito sempre effetti benefici per la compagine granata. Quando i risultati non arrivano si va subito alla ricerca del capro espiatorio e nel calcio la figura più esposta a rischio è quella dell’allenatore, ragion per cui la panchina di mister Brini comincia a scricchiolare pericolosamente, al punto che è iniziato, subito dopo la sconfitta interna con il Modena, un accanito toto – allenatore. Ovviamente ci sono quelli che avrebbero preferito già un allontanamento subitaneo, chi, invece, preferirebbe aspettare almeno la gara di Trieste per poter prendere la drastica decisione, resta da capire, però, se questo allenatore possa ancora andare bene per una piazza come Salerno o sarebbe preferibile dare una sterzata e consegnare il testimone ad uno molto più carismatico di quello attuale. Certo aspettare sette giorni per poi adottare un provvedimento che è già nell’aria, significherebbe aver perso tempo prezioso e malauguratamente aver ottenuto un altro risultato negativo, ovviamente nessuno se lo augura ma che è abbastanza preventivabile, considerata la buona consistenza della squadra di mister Luca Gotti. Il compito del cronista, per fortuna, è quello di commentare gli avvenimenti prettamente sportivi e non di esonerare o scegliere allenatori, anche se la penna può determinare, affrettare o procrastinare decisioni importanti, alla fine quello che conta è che tutto vada per il verso giusto. Il primo ad augurarsi una impennata di orgoglio da parte dei calciatori granata è proprio mister Brini, che sebbene le tre batoste consecutive, continua ad apparire sereno, forse perché conscio delle reali possibilità della squadra, che potrebbe già da sabato uscire dal “Nereo Rocco” di Trieste con il primo risultato positivo della stagione.Sotto osservazione Montervino, uscito anzitempo per un affaticamento muscolare, ma nulla di eccessivamente grave, cosi come vanno valutate le condizioni di Ciccio Cozza, dopo il buon esordio di domenica, ma soprattutto come ha reagito alla fatica l’arto infortunato, ma in particolare si attende di constatare la reale forma fisica di Fava, che visto il mal d’attacco dei granata, potrebbe essere già tra i protagonisti contro la Triestina.Una settimana, dunque, abbastanza impegnativa per tutta la truppa granata, tutti sotto esame, ovviamente con il trainer in primis, tutto questo con la tifoseria in pieno fermento, quello zero in classifica e la preoccupazione di soffrire come l’hanno scorso proprio non sono per niente accettate, ecco perché è stato chiesto a Fusco e compagni un pronto riscatto, Salerno non può e non deve essere la Cenerentola della cadetteria.