La favola della signorina Mysti è finita

 Giovanna Rezzoagli

Giovedì 21 maggio raccontavo la favola della Signorina Mysti sul vostro Quotidiano, al lettore non sarà sfuggito un elemento di autobiografia in quella favola, la cui morale, vera e concreta poteva essere uno stimolo al rapporto di rispetto e di amicizia tra animale ed uomo. Oggi la favola della Signorina Mysti si è conclusa sul nastro d’asfalto che si trova di fronte alla casa del ”Bambino Buono”che, negli ultimi due anni si è preso cura di lei. Un’auto ha travolto la povera bestiola, lasciandola libera di volare verso cieli migliori. Per il “Bambino Buono” un dispiacere dignitosamente racchiuso nell’intimità del suo cuore. I suoi genitori gli hanno da tempo spiegato che la vita, per sua natura, ha una fine. L’importante è non sprecare il proprio tempo, cercare di vivere pienamente e godere di ogni singolo minuto trascorso con chi si ama. Su tutte le strade ci sono “uomini cattivi” che non rallentano nemmeno se di fronte c’è un povero animale, è un fatto. L’estate è già iniziata e , come tutti gli anni, si dovrà assistere impotenti all’abbandono di migliaia di animali, divenuti giocattoli troppo grossi e fastidiosi. Al cuore di questi”uomini” la favola della Signorina Mysti farà solo ridere sprezzantemente, posto che tale lettura possa da essi essere considerata meritevole di attenzione. A noi umani, stasera un poco più poveri perché privati per sempre di una cara amica, resta la speranza che nella vita, spesso, tutto torna: il male causato può essere causa di male per chi lo ha compiuto.  Ciao Mysti, e grazie per averci insegnato la generosità concreta.

 

2 pensieri su “La favola della signorina Mysti è finita

  1. Grazie per il delicato sentimento espresso. Oggi è molto raro incontrare qualcuno che non ti derida se ami un animale e se soffri per la sua morte. Grazie per il saluto che viene dal sud, è infinitamente prezioso.

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