Bruxelles:Catapano: “Agropoli, modello di accoglienza istituzionale”

 

“Desidero ringraziare vivamente la comunità di Agropoli (SA) per la calorosa accoglienza riservata al sottoscritto e  alla Delegazione dell’Osservatorio Parlamentare Europeo in occasione della presenza al “Folkinfest” che si è svolto nella bellissima cittadina del Cilento.A mio avviso è stata un’importante testimonianza di impegno per la promozione del patrimonio culturale internazionale che travalica l’aspetto meramente istituzionale.Voglio   trasmettere, in particolare,  i ringraziamenti miei personali e a nome dell’organismo che ho l’onore di presiedere al Signor Sindaco del Comune di Agropoli Franco Alfieri, all’Assessore all’Identità Culturale Francesco Crispino e al Presidente del Consiglio Comunale Agostino Abate.Voglio esprimere, inoltre, i sensi della mia più profonda gratitudine al Maresciallo luogotenente Mauro Gervaso e a  quanti hanno collaborato al successo di questa iniziativa, profondendo il massimo impegno e favorendo così un’ulteriore occasione di  crescita e di coesione per le nostre comunità.A mio parere l’incontro tra culture, favorito da un evento come il Folkinfest di Agropoli, può offrire un reale contributo alla soluzione di tante criticità e conflittualità e nel contempo innescare un circolo virtuoso capace di produrre sicuri benefici comuni”.

Giuseppe Catapano

Presidente dell’Osservatorio Parlamentare Europeo e del Consiglio d’Europa

Un pensiero su “Bruxelles:Catapano: “Agropoli, modello di accoglienza istituzionale”

  1. Oggi “Striscia la notizia in web” ha deciso di occuparsi del fantomatico “OPE – Osservatorio Parlamentare Europeo e del Consiglio d’Europa” di cui si parla da qualche tempo. Ma cos’è? Addirittura ce ne sono due. Ma analizziamone una per volta per informare della verità tutti i cittadini e le istituzioni.
    1) Ci risulta che nel 2005 un associazione di professionisti e cioè l’OPEEQ – http://www.opeeq.com, creò una sua appendice chiamandola: “OPE – Osservatorio Parlamentare Europeo e del Consiglio d’Europa” per fare attività di monitoraggio e mandare proposte alle istituzioni parlamentari europee, “quelle vere” e fin qui la cosa sembra normale e trasparente, tanto è vero che sul loro sito http://www.osservatorioparlamentareeuropeo.org è espresso con chiarezza che si tratta di un emanazione dell’OPEEQ e che non si tratta di un istituzione pubblica. Quest’OPE è presieduta da un professionista dal nome Francesco Mario Ioppolo, E questi sembrano abbastanza chiari.
    2) Nel 2008, invece si è costituita un associazione privata , senza atto notarile pubblico, in un paese della provincia di Napoli, assumendo lo stesso nome, “OPE – Osservatorio Parlamentare Europeo e del Consiglio d’Europa”, pare per fare le stesse attività del primo. Ma sul loro sito http://www.osservatorioparlamentareeuropeo.it non si esprime chiaramente che non è un istituzione ma una semplice associazione privata, e facilmente si può trarre in inganno l’utente, addirittura scorrendo il mouse sui tasti degli argomenti appaiono scritte tipo “scrivi al tuo deputato, etc, etc,”. Quest’OPE è presieduta da un imprenditore dal nome Giuseppe Catapano. E questi ci sembrano poco chiari.
    Allora chiariamo per tutti, Istituzioni Pubbliche Vere e Cittadini Privati che: Queste associazioni sono come quella degli “Amanti del pesciolino rosso” e non sono istituzioni pubbliche, che non hanno alcun accreditamenti pubblici, ma semmai hanno fatto comunicazioni della loro esistenza alle istituzioni, ma chiunque può farlo, e che alla Commissione Europea – Registro Rappresentanti di Interesse tutti si possono registrare, appunto anche l’associazione degli “Amanti del pesciolino rosso”, basta collegarsi al sito e seguire le istruzioni, e quindi anche i loro patrocini o le loro partecipazioni a eventi o manifestazioni pubbliche non devono ingannare nessuno, perché loro sono semplici associazioni private e non istituzioni pubbliche e quindi chi riceve tali patrocini e li accoglie come istituzioni non fa altro che prendere in giro i cittadini e se stessi. Ma possibile che in Italia ci sono istituzioni (comuni, regioni, province, organismi dello stato etc.) cosi creduloni? Speriamo che ancora una volta “Striscia la notizia in web” ha reso un servizio ai cittadini. Domani vediamo a chi tocca.
    Redazione “Striscia la notizia in web”

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