Cava de’ Tirreni: Del Vecchio in risposta al sindaco sulla Sanità

Destano enormi perplessità – afferma l’avv. Giovanni Del Vecchio, dirigente del PDL –   le dichiarazioni del Sindaco che afferma  “Abbiamo salvato l’ospedale, lavoreremo per il recupero del distretto. Ben 2.850.000 euro stanno per essere sbloccati”. Infatti, non si riesce a comprendere non solo in che modo saranno salvaguardate le figure professionali di eccellenza e in quali termini il nostro ospedale è stato salvato essendo ancora esecutivo lo scellerato piano di razionalizzazione ospedaliera contenuto nella legge regionale 16, ma soprattutto quale contributo ha fornito l’amministrazione alla causa se dal 30 giugno il nostro ospedale perderà sia il pronto soccorso che i reparti di urgenza, la qual cosa priverà i cittadini di Cava de’ Tirreni, seconda città della provincia, di una struttura adeguata in grado di fornire la prima assistenza  soprattutto nelle frequenti ipotesi di emergenza cardiologica. Allora, assolutamente mistificatoria della realtà, è quanto affermato dal consigliere comunale Viggiano, ossia che il pronto soccorso rimarrà aperto con le stesse caratteristiche e che tutto resterà come prima; perché ciò offende l’intelligenza dei cittadini cavesi che sono stanchi di sentire ancora una volta l’amministrazione lanciare sterili e inappropriate accuse di speculazione politica al centro-destra, colpevole, invece, solo di aver raccolto le legittime preoccupazioni della categoria dei medici, di cui fa parte il anche consigliere comunale Viggiano, e di tutti gi operatori sanitari, mobilitati a difesa della salute, bene pubblico, che di certo non ha colori politici. In tale contesto, ancora, del tutto inappropriato è l’auspicio sempre del consigliere comunale Viggiano, forse già rassegnato alla chiusura del pronto soccorso,  “di abbandonare una volta per tutte l’idea che un malato abbisognevole di cure urgenti  debba essere trasportato dall’ambulanza del 118 nel pronto soccorso più vicino per arrivare, invece, alla possibilità di trasportarlo in un altro ospedale più attrezzato” perché  ciò non tiene conto che allo stato le strutture della realtà ospedaliera di Cava dè Tirreni e del circondario sono assolutamente inadeguate ad una evenienza del genere; e allora basta con la pura demagogia, con la politica del dire in luogo di quella del fare, solo per nascondere il fallimento di governo regionale del territorio che ha portato lo sfascio della sanità in campania; e, quindi, invece,di assistere passivamente al conto alla rovescia della chiusura del pronto soccorso, sarebbe stato opportuno, già da tempo, che l’attuale amministrazione avesse orientato la propria azione politica a dotare il nostro ospedale di mezzi di trasporto di pronto soccorso (eliambulanza ) efficienti ed efficaci per far fronte ad ogni emergenza;

e non dimentichiamo l’impegno profuso dal governo centrale, nella persona dell’On. Edmondo Cirielli, per reperire ed assicurare i finanziamenti per il recupero del distretto sanitario, fondi che, purtroppo, rischiano di andare perduti ancora una volta per inettitudine della regione e dei suoi rappresentanti.Ed allora una volta per tutte l’amministrazione si assuma le sue responsabilità e chiarisca senza se e senza ma, nelle sedi opportune e non attraverso i media, a tutti cittadini quale sarà il futuro del locale ospedale, quale sarà il futuro della sanità a Cava de’ Tirreni.