Salerno:Convegno nazionale “Autismo, quale realtà?”

 

Prende il via venerdì 17 aprile, alle ore 9.30, presso il Salone dei Marmi di Palazzo di Città, la quarta edizione del Convegno nazionale “Autismo quale realtà. Terapia multisistemica in acqua”, promosso dall’Associazione culturale “Giovamente” di Salerno.La due giorni, inaugurata dall’Assessore al Lavoro del Comune di Salerno Luciano Conforti, psichiatra, e da Rosa Mandia, Pedagogista Counselor esperta in autismo infantile e Presidente di “Giovamente”, ha previsto le relazioni del Prof. Massimiliano Conson, Docente di Neuropsicologia clinica della Facoltà di Psicologia alla Seconda Università di Napoli degli psicologi Giovanni Caputo e Paolo Maietta, Giovanni Ippolito, psiconcologo e coautore della favola “Calimero e l’amico speciale”, Maria Cimmino, Psicologa, Mediatrice Familiare, specializzanda in Psicoterapia Cognitiva, Valentina Cosentino e Maurizio Falcone del Centro di Terapia e diagnosi dell’autismo e di Sara Salzano, psicologa e specializzanda in Psicoterapia  cognitivo-comportamentale.Con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Comune di Salerno, del Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca della Campania, dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno e del Comitato di Quartiere di Mercatello, il convegno ha registrato numerose presenze di addetti ai lavori, neuropsichiatri, logopedisti, educatori professionali, fisioterapisti e terapisti della neuro e psicomotricità, genitori e agli insegnanti.L’obiettivo della due giorni è stato quello di creare un significativo momento di conoscenza e di comunicazione sui risultati conseguiti dalla terapia multisistemica in acqua. Questo nuovo approccio è una terapia nata e sviluppata in ambiente naturale (piscina pubblica) e creata ad hoc per soggetti in età evolutiva in particolar modo con disturbo autistico. Le tecniche natatorie e le capacità acquisite durante l’intervento, vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare successivamente anche il fondamentale processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari. La paura dell’acqua che il bambino sperimenta, viene utilizzata come attivatore emozionale e relazionale capace di avviare una primordiale richiesta di sostegno e poi di accudimento. “Grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale – sottolineato Rosa Mandia, Presidente di Giovamentedalla città Salerno è partito un messaggio di speranza molto importante in quanto la TMA può rappresentare un nuovo ed efficace approccio all’autismo che tra gli effetti registra anche diminuzioni dell’aggressività del bambino e conseguentemente migliora le relazioni amicali parentali”.