Aumentano alunni stranieri!

di Rita Occidente Lupo

Che il nostro Paese diventasse un serbatoio di stranieri, lo si temeva, ma non fino al punto da scoppiarne! Che un caos etnico finisse per bombardare le nostre coste, creava dissenso, ma non sbigottimento. Invece oggi, irrefrenabile la fiumana interetnica, che si riversa in Italia. E che non accenna a scemare. Le scuole, ovviamente risentono di una popolazione mista. Fino allo scorso decennio, le unità circa ventimila, oggi, cifre vertiginose. In un anno, stimate 70.000 presenze: circa 650.000 gli allievi, provenienti da ben 150 Paesi, tra banchi italiani. A breve, un superamento tondo tondo del milione. Tutti, a masticare la  lingua dantesca, a cercare di far quadrare conti, nell’ imparare le più basilari nozioni sintattiche. Tra l’ortografia malandata e gli strafalcioni lessicali. Nell’ambito delle stesse classi, lo straniero spicca! Puntualmente, il fatto che l’inserimento non sia felice inizialmente, che l’italiano sia una lingua ostica per la grammatica. Che occorre avere tempo per conoscere, studiare e trasmettere un metodo di studio. Scivolano i mesi e la valutazione finale presenta il conto. I consigli di classe boccheggiano, quando l’estate s’impone a maggio. E le menti frizionano  vacanze. Enigmatica l’arte della valutazione. Nel dover esprimere giudizi o cifre algebriche sui singioli discenti. Nel dover mettere in asse l’apprendimento interetnico. Senza orpelli, quanti allievi stranieri oggi conoscono la nostra lingua a tal punto da meritare la promozione? Forse pochi. Graziati come gli stessi coetanei italiani, che litigano con formule e regole. La cultura italiana? Questa sconosciuta!