Lucani altrove: tra sogni ed incertezze
Le difficoltà dell’emigrazione. Tra speranze ed illusioni. Un esodo, quello lucano, iniziato a fine Ottocento, per concludersi alla vigilia del primo conflitto mondiale. Circa 14 milioni di persone, con la valigia affastellata di sogni e di malinconie, migrarono verso il Nuovo Continente, lasciando quell’humus meridionale costellato d’incertezze. Diario minimo, di Renato Cantore, con prefazione di Lina Wertmuller “lucani altrove”, ripercorre uno spaccato storico intriso di ricordi. Un diario di viaggio a più voci, presentato presso la Ex Scuola Media Gatto, nell’ambito delle iniziative portate avanti dall’Associazione lucana di Salerno, presieduta da Rocco Risolìa. “ Da oltre un decennio –dichiara Risolia- srotoliamo attività socio-culturali, per far sì che la nostra terra continui ad essere serbatoio di conoscenze, tramandabili alle nuove generazioni. Nata oltre dieci anni fa, essendo circa 13 mila i Lucani in città, per creare un luogo atto a coltivare cultura e memoria, tenendo salde le proprie radici, l’Associazione detiene rapporti con gli emigrati, come tutte le altre organizzazioni, circa 150 dislocate in tutto il mondo, che annualmente si ritrovano a Potenza, per tracciare il punto della situazione. Alla serata interverrà Renato Cantore, autore del libro; il prof. Giuseppe D’Angelo, docente universitario; Elena Mancusi, poetessa. Coordinerà il direttore di Quarta Rete tv, Aldo Bianchini