La Voce e la Vita della Chiesa: Supplica alla Madonna di Pompei tra fede, storia e curiosità.

Diacono Francesco Giglio

Come da tradizione, da oltre un secolo, ogni anno a maggio e a ottobre, dalla Basilica di Pompei, ai piedi del quadro della Madonna di Pompei, si suole recitare la “Supplica” composta dal Beato Bartolo Longo.

Il quadro, rappresenta la Madonna del Rosario, che offre appunto un rosario a San Domenico Guzman, fondatore dell’Ordine dei Frati domenicani, particolarmente legato al culto mariano e alla recita del rosario, e a Santa Caterina da Siena. Tra le molte parrocchie, santuari e centri dedicati alla Madonna di Pompei, dove è uso la pratica della supplica vi sono anche quelli negli Stati Uniti (New York, Chicago, Providence, Lancaster), in Canada (Vancouver, Montreal) e in Argentina, Brasile, Venezuela, Uruguay.

Questa particolare preghiera si recita l’8 maggio, in occasione della festa di S. Michele Arcangelo e il 7 ottobre, data in cui la Chiesa celebra la festa della Beata Vergine del Rosario. Altre due date importanti per il Santuario sono il 6 maggio, anniversario della Dedicazione della Basilica alla Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei e il 5 ottobre ricorrenza della Festa liturgica di Bartolo Longo, Fondatore del Santuario e della Nuova Pompei. Fu proprio lui che, alla fine dell’ottocento, promosse la devozione al Santo Rosario in quel luogo definito “Valle di Pompei” e scelse le date in base anche alle sue personali devozioni. Egli aveva un amore particolare per la recita del Santo Rosario e quindi stabilì il 7 ottobre proprio in onore della Madonna del Rosario, mentre l’8 maggio, data in cui si ricorda l’apparizione dell’Arcangelo San Michele nella grotta del Monte Gargano (Foggia) e sotto la cui protezione pose la difesa e la custodia dell’opera a lui ispirata da Dio e cioè la realizzazione del Santuario di Pompei e delle finalità ad esso connesse.

Ogni anno sono migliaia le persone che partecipano alla recita di questa “semplice ma accorata preghiera”, scaturita dal cuore di Bartolo Longo, anche come atto di affidamento di tutto il mondo al cuore amabile della nostra Madre celeste. Il culto, introdotto da Bartolo Longo, in breve tempo acquistò fama internazionale, in seguito anche ai tanti prodigi verificatisi.

L’importanza della pratica devozionale ha indotto la Santa Sede a creare la Prelatura territoriale di Pompei, una delle sole due Prelature esistenti in Italia (l’altra è Loreto). In questa città, ai piedi del Vesuvio, ogni anno giungono migliaia di pellegrini e devoti richiamati dalla profonda spiritualità del suo fondatore, dalle tante grazie, materiali e spirituali elargite dalla Regina del Rosario. In questo territorio sono, attualmente presenti, 11 Opere di beneficenza, 5 Congregazioni Religiose, 40 sacerdoti e 4 diaconi (permanenti)  operanti nella Prelatura di Pompei. Tre Pontefici si sono recati in questo Santuario. Il primo è stato S. Giovanni Paolo II che il 21 ottobre del 1979 , realizzando il profetico auspicio di Bartolo Longo, che nel discorso inaugurale della monumentale facciata del Santuario dedicata alla Regina della Pace, il 5 maggio del 1901 aveva affermato: “Un giorno da quella loggia noi vedremo la bianca figura del Rappresentante di Cristo benedire le genti raccolte in questa piazza, acclamanti la pace universale”. Il Santo Papa è ritornato a pregare ai piedi di Maria il 16 ottobre del 2003 e dopo di lui Papa Benedetto XVI il 19 ottobre 2008 seguito da Papa Francesco il 21 marzo 2015. Nel giorno della beatificazione del laico Bartolo Longo, il 26 ottobre del 1980, Giovanni Paolo II lo definì: “ L’uomo della Madonna, che per amor suo divenne scrittore, apostolo del Vangelo, propagatore del Rosario, fondatore del celebre Santuario e per amore di Maria, creò Istituti di carità, divenendo questuante per i figli dei poveri,trasformando Pompei nella città della bontà umana e cristiana”.

Pompei oggi continua l’opera del Fondatore e aspetta con ansia che la causa di canonizzazione proceda speditamente e si augura che presto venga accertato il miracolo attribuito all’intercessione del Beato, e se confermato dalla Congregazione delle Cause dei Santi, venga dichiarato Santo. In quel giorno potremo pregarlo con questo titolo e lo vedremo riunito nella santità a quelli che in vita sono stati compagni nella sua terrena avventura e cioè: Santa Caterina Volpicelli, San Ludovico da Casoria, San Giuseppe Moscati e tanti altri Santi e Beati che formarono, nell’Ottocento, la cordata dei Santi napoletani.

Possa la Regina del Santo Rosario accogliere la nostra supplica, esaudire le nostre preghiere, donare all’Italia e al mondo intero il superamento del coronavirus, accogliere quanti in seguito a questa pandemia sono tornati alla “casa del Padre” e donare all’umana società pace, concordia e fratellanza universale.