Lavoratori subordinati nell’Unione Europea

 Daniele Imparato
L’Unione Europea non ha, ancora oggi, una Costituzione e si fonda sui trattati internazionali. La libertà di circolazione dei lavoratori subordinati, nell’Unione Europea, era subordinata al rilascio del permesso di lavoro da parte dell’amministrazione del paese ricevente. S’è assistito negli ultimi anni ad un’accelerazione della liberalizzazione della circolazione dei lavoratori con la completa liberalizzazione. E’ stato abbandonato il principio della priorità nazionale e sono stati aboliti i permessi di Lavoro con la conseguenza che i lavoratori, oggi, possono lavorare in qualsiasi Stato appartenente all’Unione Europea salvo l’obbligo della sola richiesta del permesso di residenza.  La normativa su narrata si estende, oggi, anche ai familiari del lavoratore. Ovviamente c’è la parità di trattamento tra un lavoratore cittadino ed un lavoratore comunitario. Non è ammessa, nell’Unione Europea nessuna discriminazione. Ma non è tutto oro ciò che luccica; Infatti vi sono delle eccezioni alla libera circolazione dei lavoratori. Le disposizioni sulla libera circolazione dei lavoratori non si applica agli impieghi nella pubblica amministrazione perché richiede il requisito della cittadinanza. Lo status di cittadino è necessario, oggi, solo per accedere ad alcune carriere: impieghi nella magistratura ordinaria, dirigenti delle amministrazioni pubbliche, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri ecc. E’ ammesso, nell’Unione Europea, il cumulo dei periodi presi in considerazione dalle legislazioni nazionali ed il pagamento delle prestazioni alle persone residenti nei territori degli Stati membri. Tutto ciò per consentire ai lavoratori che migrano di continuare a godere delle varie prestazioni e permettere il cumulo dei vari periodi assicurativi. Nell’Unione vige il libero accesso anche per i professionisti, agli imprenditori, alle società, agli autonomi alle stesse condizioni del paese d’origine. La ratio è quella di facilitare ai cittadini dell’Unione l’esercizio di qualsiasi attività lavorativa di ogni natura. Ma ancora oggi non esiste un sistema di collocamento europeo se non un portale del Lavoro chiamato Eures.