Pietrelcina come Betlemme: al via XXX ediz. Presepe Vivente

Michele Gagliarde

Grande fermento a Pietrelcina per i preparativi del Presepe Vivente che andrà in scena nei prossimi 27, 28 e 29 Dicembre.  Nei giorni immediatamente successivi al Natale, infatti, i vicoli dell’antico rione Castello dove nacque e visse il giovane Padre Pio si trasformano, catapultando lo spettatore nella Betlemme di 2000 anni fa. Abbiamo avuto modo di intervistare per l’occasione Antonio Aucone, Presidente del Comitato che ogni anno fa immergere lo sguardo del pellegrino che visita la terra natale del Santo nel mistero della nascita di Cristo, legando così in un binomio indissolubile due eventi che hanno segnato profondamente la Storia di fede dei credenti di tutto il mondo.  D: Quest’anno il Presepe Vivente giunge alla sua XXX edizione: un traguardo importante! Ci parli della sua storia. R: Il Presepe Vivente di Pietrelcina nacque nel 1987 per iniziativa dei giovani della Gioventù Francescana e dell’Azione Cattolica che, insieme, diedero vita a questa manifestazione in occasione del centenario della nascita di San Pio. Dagli inizi a oggi ci sono stati vari cambiamenti: il presepe, infatti, non è mai lo stesso ma ogni anno si rinnova a livello di percorso accogliendo nuove scene e ampliandosi man mano che passa il tempo. La manifestazione è cresciuta sempre di più negli anni (siamo arrivati quest’anno a circa 300 figuranti), giungendo a collaborazioni con vari enti e arrivando a farsi conoscere su scala nazionale. Con la Rai da più di 10 anni è nato un progetto “Pietrelcina come Betlemme” che andrà in onda su Rai Uno la mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre dopo la messa col Santo Padre. D: Quali sono le scene più significative? R: Cerchiamo di ricreare nel centro storico dove è nato Padre Pio la piccola Betlemme di 2000 anni fa con meticolosità e accuratezza. Il visitatore, passata la Porta Madunnella che dà accesso all’antico borgo, si ritrova fin da subito a contatto con un’altra epoca. Inoltrandosi per  il mercato e le varie scene pastorali, dove può accarezzare animali dal vivo (cavalli, pecore, agnelli…) ed ammirare svariati mestieri (funaro, bottaro, falegname, fabbro, scultore, scriba, massaia…), lo spettatore potrà partecipare a un matrimonio fra due giovani dell’epoca per poi spingersi, incalzato dalle guardie, fino al presidio romano allo scopo di essere registrato nel censimento dell’Imperatore e ancora più in là alla corte di re Erode, tra lussuosi banchetti e odalische che danzano. Dopo aver salutato i Re Magi mentre seguono la stella, il pellegrino entra nell’antica chiesetta di S. Anna, dove Padre Pio fu battezzato, trasformata per l’occasione nell’antico tempio ebraico per giungere infine alla casa natale del Santo dove, nella stalla, c’è la scena culmine dell’intero Presepe. Una giovane coppia insieme al loro bambino, scelto fra gli ultimi nati di Pietrelcina, interpretano la Natività nello stesso luogo in cui nacque San Pio, creando nell’animo di chi contempla la scena una suggestione unica che solo chi viene a vedere il Presepe Vivente di Pietrelcina può sperimentare. D: Quale valore aggiunto viene ad assumere un Presepe Vivente allestito nella terra natale di San Pio? R: Il Presepe Vivente è nato non solo perché questa terra ha dato i natali ad uno dei più grandi santi del Novecento ma anche perché lo stesso Padre Pio era fin da piccolo un appassionato dell’arte presepiale. Si racconta che da bambino andasse al ruscello per raccogliere la creta che lui stesso modellava per creare le statuine del suo presepio. Col tempo era diventato così abile che preparava dei personaggi anche per gli amici. Il nostro obiettivo più grande è così proprio quello di stare vicino al Padre con questo enorme presepe dedicato a lui da trent’anni a questa parte. D: Quanti visitatori vengono a Pietrelcina per visitare il Presepe? Abbiamo circa ventimila presenze ogni anno: un riscontro molto positivo dopo tanto lavoro e sacrificio per una manifestazione premiata negli anni con diversi riconoscimenti e che rappresenta uno dei presepi più suggestivi non solo del Sud Italia ma dell’Italia intera. D: Ci dia infine qualche informazione per coloro che sono interessati a venire. R: Nei giorni 27, 28 e 29 Dicembre, per i visitatori singoli e i gruppi non organizzati, dalle ore 16 apre in piazza ss. Annunziata il botteghino: ogni visitatore ha diritto a cinque biglietti totalmente gratuiti. In base al numero progressivo sul biglietto c’è anche un orario indicativo di entrata. I gruppi organizzati, invece, possono prenotarsi telefonando al numero 0824 990014 dal 1 al 22 dicembre e dalle ore 11:00 alle ore 13:00.