In libreria Carlo Di Lieto su Leopardi “Il mal di Napoli” saggi sull’ “esilio acerbissimo”

Carlo Di Lieto, originario  di Minori,  insegna all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Critico militante, si è  distinto per i suoi studi, che privilegiano un approccio di tipo psicanalitico, su Pirandello, Pascoli, Carducci e lo stesso Leopardi. Ha scritto saggi su Papini, Bonaviri, Calabrò, Fontanella e altri. Suoi testi sono stati adottati in università italiana ed estere. Collaboratore di importanti riviste , tra cui “Misure critiche”, “Vernice” e “Nuova Antologia”, è nella redazione di “Gradiva” e del “Pensiero poetante”. In questi saggi sulla “nuova vita” di Leopardi, il Di Lieto passa in rassegna gli anni trascorsi a  Napoli, dove il poeta, come scrive nell’ammirata prefazione Sandro Gros-Pietro, “viene a morire e vivere per sempre”,  soffermandosi sul discusso ménage a trois con il Ranieri (la cui figura viene in parte rivalutata) e la sorella di lui, sulla sua vita appartata di proméneur solitaire, che si apre a “una maggiore disponibilità a vivere la vita degli altri”, ma anche sulla novità della sua poesia di quel periodo, che sperimenta nuovi moduli espressivi e nuove tematiche, dalla satira al testamento-messaggio della Ginestra. Un vero e proprio monumento alla figura del “più complesso antesignano della modernità in Occidente”, per dirla ancora col prefatore;   un libro che costituisce uno spartiacque; con cui fare i conti.

Fabio Dainotti