San Valentino Torio: amministrative, Strianese su nuovo PUC

“Lo strumento essenziale per il rilancio dell’economia locale , della crescita e dell’occupazione –dichiara il candidato Sindaco Michele Strianese-è il nuovo Piano Urbanistico Comunale (P.U.C. ) da attuare nei primi sei mesi di amministrazione senza alcuna dilatazione dei tempi minimi previsti per legge. Le previsioni urbanistiche per i prossimi 10/15 anni sono lo strumento attraverso il quale sarà possibile il rilancio dell’economia locale ed individuare le strategie per attrarre investimenti , migliorare la qualità della vita dei cittadini, aumentare la coesione sociale, sviluppare l’edilizia privata e quella economica e popolare nel rispetto delle previsioni di legge. L’amministrazione comunale uscente ha approvato il preliminare di piano, e come richiesto per legg , i cittadini, le associazioni, le imprese e quanti erano interessati al piano hanno potuto fare eventuali osservazioni, per modifiche e miglioramenti al piano stesso. Come  consiglieri  comunali di opposizione ci siamo fatti carico di studiare il piano e di proporre soluzioni per migliorare la proposta progettuale del preliminare di piano proposto.  Allo scopo si riportauna sintesi del documento/osservazioni depositato alprotocollo del comune in data 08/08/2014, prot…..  che resta,  la base di confronto per stesura del nuovo P.U.C.  

Conservazione, tutela e valorizzazione identità ambientale 

Per raggiungere tali obiettivi non si potrà prescindere da un Piano di Recupero del centro storico, capace non solo di conservare tale patrimonio, ma anche di rilanciarlo con azioni mirate alla riqualificazione, al recupero degli standard, al risanamento ambientale,al miglioramento della qualità della vita ,capace di  evitare la fuga e l’abbandono di tali contesti abitativi.

Espansione equilibrata del centro abitato e controllo del consumo del territorio

In questo caso sarà necessario non ripetere gli errori fatti con il  vecchio PRG  che basava lo sviluppo urbanistico solo sull’analisi dell’incremento demografico e delle volumetrie esistenti.A nostro modo di vedere sarà necessaria una attenta analisi della densità abitativa rapportata alla volumetria di riferimento (rapporto residenti/volumetrie analizzate).

Riqualificazione e riorganizzazione elementi deboli della struttura insediativa

Tale riqualificazione e riorganizzazione è strettamente collegata a quanto riportato in merito al Piano di recupero ed all’analisi residenti/volumetrie.

Integrazione, connessione fisica e funzionale tra le parti,accessibilità e fruibilità.

Sarà necessario il rafforzamento ed il miglioramento delle reti, dei servizi e delle attrezzature a supporto della vita economica e sociale, del turismo, delle strutture produttive e porre particolare attenzione alle categorie svantaggiate della nostra comunità.Per fare ciò sarà necessario ancorare lo sviluppo del nostro territorio a quello disegnato dal PTR e PTCP per la “ Città dell’Agro”.Infatti gli strumenti sovracomunali, in uno con gli “Accordi di Reciprocità “ già sottoscritti dagli Enti (compreso il nostro), hanno individuato non solo gli assi strategici di crescita e sviluppo della Valle del Sarno, ma anche indicato gli elementi urbanistici di riferimento per i PUC dei singoli comuni.Restare fuori da questa logica,significa consegnare il nostro territorio all’isolamento,alla rinuncia a finanziamenti regionali e comunitari , ad uno strumento urbanistico  fuori dai contesti futuri di crescita economica e sociale della Valle del Sarno

Potenziamento della rete e delle strutture commerciali e produttive esistenti

Per le strutture commerciali  il PUC dovrà partire dalle scelte che saranno fatte con l’approvazione del nuovo piano commerciale, elaborare scelte e strategie che accompagnino la sua piena attuazione ed individuare le necessarie infrastrutture ed i  servizi di sostegno.

Valorizzazione della potenzialità ricettiva – turismo sostenibile

Allo stato non esistono strutture ricettive nel nostro territorio perché il contesto strutturale della nostra comunità non consente di valorizzare quelle poche,ma interessanti preesistenze storico-ambientali, presenti sul  nostro territorio. Il turismo sostenibile deve essere ancorato ad eccellenze ambientali, qualità architettoniche e culturali ed ambientali, che purtroppo non sono molte nella nostra comunità. Solo scelte urbanistiche condivise con la “Città dell’agro consentirebbe l’inserimento del nostro territorio nel turismo archeologico e religioso della Valle del Sarno. Episodi come quelli del paese degli innamorati e ed il carnevale dell’agro,seppure importanti, da soli  non bastano allo sviluppo economico e turistico del nostro territorio. Il PUC potrebbe proporre scelte strategiche e nello stesso tempo coraggiose, che puntando sulla invidiabile posizione strategica del nostro territorio (nel cuore dell’Agro) , possa consentire insediamenti che favoriscano lo sviluppo economico e rilanciare la ricettività turistica. Esempio concreto potrebbe essere la realizzazione del “ Parco acquatico e del tempo libero” (da noi chiamato Agro Park) che trova la sua forza e la ragione del suo essere nelle scelte fatte dalla provincia di Salerno con l’inserimento di tale struttura nelle linee di sviluppo del  PTCP. Altro esempio potrebbe essere quello di accogliere nel nostro territorio, sull’esempio di Valmontone, le “Citta  Outolet” che in genere si insediano in aree vaste (Agro Nocerino), facilmente accessibili (uscita autostrada), ben servito dal stazioni ferroviarie (circumvesuviana), al centro di futuri sviluppi infrastrutturali ( alta velocità al confine di Striano  e relativi assi viari di collegamenti).

Salvaguardia e governo delle aree naturali con potenzialità agricole

Lo sviluppo delle potenzialità agricole del nostro territorio e la naturale vocazione delle tante imprese di trasformazione del fresco, andrebbero accompagnate da scelte strategiche con la realizzazione delle necessarie strutture di supporto. Il rilancio dell’area mercatale per riportare il commercio agricolo all’antico splendore ,la creazione di una piccola area PIP dedicata al “Distretto della lavorazione del fresco”, il potenziamento della bio-agricoltura, norme che favoriscano l’agriturismo in fattorie agricole,sono solo alcuni degli aspetti che potrebbero essere approfonditi per rilanciare il comparto agricolo. Per raggiungere obiettivi strategici bisogna comprendere che il PUC non è solo lo strumento che consente la realizzazione di insediamenti abitativi più o meno grandi, ma è l’occasione per disegnare lo sviluppo economico e sociale dei prossimi anni e ma determinare  il futuro dei nostri giovani. Uno strumento urbanistico di tale portata appartiene quindi all’intera comunità perché definisce il futuro delle nuove generazioni. Per questo motivo riteniamo di porci come interlocutori propositivi per la realizzazione di un PUC moderno, coraggioso ed efficace. Un PUC che consenta uno sviluppo vero, capace di attrarre investimenti pubblici e privati. Risulta evidente quindi che il PUC debba risolvere le antiche carenze delle cosiddette “ frange urbane”, che per noi non sono periferie,ma frazioni ed aree urbane che vanno risanate e riqualificate (Casatori, Sciulia,Via Provinciale, via Zeccagnuolo, località Porto, via Vetice etc). Per le zone di espansione e completamento valgono per noi le indicazioni della densità abitativa/volumetrie di riferimento,oltre alla dinamiche di crescita nell’arco decennale. Inoltre bisognerebbe considerare la possibilità attrattiva del nostro territorio, rispetto alle città confinanti (Nocera/Pagani/Sarno), in termini di accoglienza e qualità della vita  e soprattutto per i  costi altamente competitivi dell’edilizia residenziale e sociale. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale pubblica e ”Housing Sociale” sarà necessario valutare non solo la percentuale dell’edilizia residenziale da riservare nell’ambito del dimensionamento complessivo decennale, ma anche le scelte che saranno fatte nell’ambito del cosiddetto “Piano Casa”  regionale e nazionale. Identica riflessione andrà fatta rispetto ai contenitori dimessi ed alla riqualificazione delle aree urbane degradate previste dall’art. 7 della  legge regionale n° 19/2009 e s.m.i . Il tema della mobilità e dei servizi legati all’annoso e mai risolto comparto dell’autotrasporto,andrà affrontato in termini definitivi ampliando le infrastrutture viarie, in sintonia con la mobilità disegnata dagli accordi di reciprocità sovracomunali  ed agli indirizzi dettati dal PTCP. Bisognerà inoltre individuare norme  che consentano di razionalizzare la sosta ed il parcheggio degli autotrasportatori, evitando la proliferazione selvaggia di piccole e medie strutture localizzate in varie zone del territorio, prive – purtroppo – delle necessarie autorizzazioni,  e con nessuna possibilità di inserirsi in finanziamenti regionali e comunitari. Bisognerà inoltre studiare la  possibilità di integrare il nostro territorio con la piattaforma logistica, già individuata –  purtroppo –   dagli Accordi di Reciprocità  sottoscritti anche dal nostro Comune”.