Pellezzano: vertenza La Quiete, dipendenti sul sentiero di guerra

“Salvo impreviste e nuove azioni impeditive, in settimana contiamo di poter corrispondere la prima mensilità così come previsto dall’accordo stipulato presso l’ufficio del lavoro”. Il presente avviso è affisso all’ingresso della casa di cura “La Quiete” di Pellezzano e porta la firma in calce dell’amministratore unico della struttura sanitaria privata, avvocato Leonardo Calabrese. Nonostante quello che sembra essere un messaggio rassicurante, a regnare tra i dipendenti de “La Quiete” e le parti sociali che assistono i lavoratori è un diffuso stato di scetticismo, provocato dalle innumerevoli inadempienze retributive che hanno portato a ben 10 mensilità arretrate. In realtà, il termine entro il quale l’amministratore avrebbe dovuto versare il primo stipendio è scaduto lo scorso 15 maggio, data indicata nell’accordo firmato presso l’istituto monocratico della direzione territoriale del lavoro di Salerno in presenza della proprietà de “La Quiete”, dei sindacati e di alcuni rappresentanti dei lavoratori. Sul punto è intervenuto anche il responsabile sanitario provinciale della Cgil, Angelo Di Giacomo, per spiegare l’attuale stato dei fatti. “Ancora una volta – spiega Di GiacomoCalabrese non ha onorato i propri impegni. Per questo motivo, i lavoratori, in questi giorni trasmetteranno le proprie buste paghe agli avvocati che hanno ricevuto il mandato per avviare la procedura esecutiva del recupero coattivo degli stipendi”. “I titoli che verranno prodotti dall’istituto monocratico dopo aver effettuato i conteggi – continua Di Giacomo – verranno trasmessi all’autorità giudiziaria nel tentativo di intercettare le quote che l’Asl paga a “La Quiete” per l’adempimento delle proprie prestazioni e che, al momento, vengono trattenute da Equitalia per soddisfare un credito che vanta nei confronti della struttura sanitaria privata”. Nel frattempo, oggi, è previsto un atteso incontro a Napoli col sub-commissario del reparto sanitario regionale, Ettore Cinque, che incontrerà i lavoratori de “La Quiete” e del Cedisa (altra struttura di proprietà di Calabrese) nel tentativo di trovare una soluzione a questa delicata vertenza.