Fisciano: onore ai caduti prima guerra mondiale

 Come ogni anno, Penta, frazione del Comune di Fisciano, ha reso omaggio ai caduti della prima guerra mondiale (1915-18), che dalla loro terra di origine si sono allontanati dalle proprie famiglie spinti dagli ideali di liberazione e di appartenenza alla Patria. Ideali e valori che, forse, mai come in questo particolare periodo storico, richiamano tutti a un doveroso esame di coscienza per rialzare la testa e rilanciare il Paese Italia ad occupare quei posti di dignità, onore e gloria che ha sempre occupato nel corso della storia. E’ questo il messaggio lanciato dal sindaco del Comune di Fisciano, Tommaso Amabile, nel corso della cerimonia tenutasi domenica 3 novembre in Piazza Vittorio Emanuele, dove il primo cittadino, a seguito della cerimonia religiosa celebrata nella chiesa di San Bartolomeo Apostolo dal parroco don Antonio Pisani, ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide sul cui marmo sono impressi i nomi dei residenti del Comune di Fisciano caduti durante il primo conflitto mondiale. “Questa cerimonia – ha sottolineato il sindaco – racchiude in sé tanti significati. A partire da quelli di una memoria storica indelebile in ricordo di tutti coloro che ci hanno preceduto e che hanno onorato questa terra fino a giungere agli ideali di fratellanza, solidarietà e pace che abbiamo il dovere di trasmettere e realizzare in prima persona”. “Sento, inoltre, il bisogno – ha continuato Amabile – di ringraziare le forze dell’ordine rappresentate dal luogotenente Carmine Gallo per l’impegno che quotidianamente mettono in campo al fine di garantire la sicurezza sul nostro territorio. Ringrazio anche  la polizia municipale rappresentata dal comandante Lucilla Landolfi e la Protezione civile coi volontari dell’associazione “La Solidarietà”. “Infine – ha concluso il sindaco – il pensiero più importante in questa giornata va ai nostri caduti che si sono sacrificati per la Patria per il riscatto del Paese e per affermare gli ideali di solidarietà e di pace allo scopo di garantire un futuro migliore per tutti. Attualmente viviamo momenti di grande difficoltà, bisogna puntare a un riscatto etico e morale per avere una prospettiva di speranza così come ci ha suggerito Papa Francesco a non abbandonare mai la speranza soprattutto per i giovani”. Quest’anno la cerimonia si è tenuta il giorno 3 novembre e non il 4, come di consuetudine, per farlo coincidere con la domenica.