Cava de’ Tirreni: “Allarme fumo”, Rotary Club nelle Scuole Medie

Una campagna di informazione e prevenzione, ma soprattutto di dissuasione, per combattere un’autentica piaga che ogni anno “uccide” 4 milioni di persone nel mondo. Il Rotary Club di Cava de’ Tirreni (Sa) scende in campo nella lotta contro il fumo. E lo fa nelle Scuole Secondarie di Primo Grado, tra quegli studenti che incredibilmente, vista la loro giovane età, sono già prepotentemente attirati e coinvolti dalla malsana abitudine della sigaretta. Aderendo come numerosi altri Club “confratelli” al progetto “Allarme fumo: il Rotary per i giovani”, attivato tramite un protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania ed il Rotary International Distretto 2100, il Rotary Club di Cava de’ Tirreni è, dunque, nuovamente protagonista sul territorio metelliano con un’azione tipicamente di servizio e dalle rilevanti finalità socio-sanitarie. Scattata ieri mattina, martedì 19 marzo, presso la Scuola Media cavese “Carducci-Trezza”, l’iniziativa proseguirà nei prossimi giorni nelle altre due Scuole Secondarie di Primo Grado metelliane, la “Giovanni XXIII e la “Balzico, e si concluderà con una manifestazione finale, in programma presumibilmente nel mese di maggio, nel corso della quale saranno presentati tutti i lavori svolti dagli studenti, chiamati a realizzare slogan o percorsi video/fotografici contro il fumo, e saranno premiati i migliori elaborati. Prevenire e ridurre il fumo di tabacco in età evolutiva, favorendo lo sviluppo nei ragazzi di una propria capacità decisionale relativamente all’uso di sostanze che creano dipendenza: è questa la “mission” della relazione “Il Fumo”, preparata dalle docenti Rosaria Matonti ed Emma Trasi e già illustrata ieri agli alunni della “Carducci-Trezza” dal Presidente del Rotary Club metelliano, Emilio Franzesi. La storia e la chimica del fumo, tutti i danni dallo stesso provocati alla salute ed in tanti altri contesti, come si comincia a fumare, perché si fuma, ma soprattutto i modi per dire “no”, non facendosi trascinare dal “branco”: concetti tanto semplici quanto fondamentali, presentati con un linguaggio alla portata dei ragazzi, caratterizzano la campagna intrapresa dal Rotary Club cavese e la relativa relazione presentata nei vari istituti scolastici. Il fumo di tabacco è uno dei principali fattori di rischio nell’insorgenza di numerose malattie cronico-degenerative (infarto miocardico acuto, cardiopatie, vasculopatie, patologie oncologiche polmonari e non, etc.) ed il maggiore fattore di rischio di morte precoce. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso il fumo di tabacco tra le maggiori cause di morte, definendolo come la “più grande minaccia per la salute nella Regione Europea”. Il 90-95% dei tumori polmonari, l’80-85% delle bronchiti croniche e degli enfisemi polmonari ed il 20-25% degli incidenti cardiovascolari sono dovuti al fumo di tabacco, che a sua volta favorisce lo sviluppo di altre numerose malattie di cui è la causa. Si inizia a fumare, purtroppo, già a 10-11 anni: è questo l’esito “scioccante” dell’indagine portata a termine dall’OMS nelle Scuole Medie italiane. L’inchiesta ha messo in evidenza che la prima sigaretta viene fumata a 11 anni, a 13 anni si arriva in media a 4 sigarette al giorno ed a 15 anni i ragazzi sono già tabagisti incalliti. Sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 1/3 della popolazione sopra i 14 anni, soprattutto di sesso maschile, fuma, ed in particolare il 4% dei giovani già fuma a 11 anni, il 14% a 13 anni ed il 30% a 15 anni. Inoltre, mentre in generale da alcuni anni la percentuale di fumatori in Italia tende a diminuire, aumenta invece nei giovani e nelle donne. Con il triste primato dei fumatori “precoci” che va alla Sardegna, seguita dalla Campania e dalla Calabria (ultimo il Friuli Venezia Giulia). Il fumo è dannoso ad ogni età, ma il rischio di sviluppare una malattia ad esso correlata è strettamente dipendente dalla data di inizio dell’abitudine. Per l’OMS i fumatori che iniziano a fumare in giovane età e continuano a farlo regolarmente hanno il 50% di probabilità di morire a causa del tabacco. È indispensabile, quindi, che l’“educazione” a non fumare sia iniziata il più precocemente possibile nei giovani, fin dall’età di 10-11 anni, con appositi programmi e metodologie che promuovano la tipologia del giovane non fumatore quale figura vincente e da imitare. Va detto ai ragazzi che il fumo non è un semplice vizio, ma una vera e propria dipendenza. Per questo il Rotary Club cavese ha deciso di intervenire con il consueto spirito di servizio per una campagna capillare nelle Scuole Medie. Ed in tale ottica il progetto “Allarme fumo: il Rotary per i giovani” costituisce un importante percorso formativo volto ad incidere sulle abitudini dei ragazzi, al fine di indirizzarli ad uno stile di vita più salutare nella speranza di ridurre il numero di giovani che iniziano a fumare, promuovendo al contempo una corresponsabilità di tutta la “popolazione scolastica” per favorire la creazione di un ambiente scolastico “libero dal fumo”.