Caccia, cinghiali radioattivi, LIPU: “Bloccare attività venatoria”

“E’ una situazione molto preoccupante, figlia della troppa superficialità nella gestione della caccia, anche in termini sanitari”. Lo afferma Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia, dopo il  ritrovamento di grandi concentrazioni di Cesio 137 in alcuni cinghiali cacciati in Piemonte durante la stagione venatoria 2012-2013. “Al problema del piombo, ancora troppo sottovalutato, si aggiunge ora questa inquietante minaccia della radioattività – prosegue Mamone Capria – sulla quale occorrono immediatamente tutti gli approfondimenti del caso, anche tramite la creazione di una task force congiunta tra ministeri e regioni. Sebbene la stagione venatoria sia conclusa, è necessario un blocco sine die di ogni forma di attività venatoria, anche ovviamente quella di selezione, fino a quando la situazione non sarà del tutto chiarita e l’allarme cessato.“In tutto questo – prosegue Mamone Capria – i cinghiali continuano ad essere vittime innocenti: di immissioni sconsiderate a fini venatori, di criminalizzazione e ora anche di inquinamento genetico. Serve davvero più rispetto per la natura – conclude il presidente LIPU – e pratiche più attente e responsabili, anche nei confronti delle persone”.