Ritratti Africani: una domenica allo stadio

Padre Oliviero Ferro

Nella città di Bafoussam, capitale di regione, c’è lo stadio comunale. E la domenica è preso d’assalto dai tanti tifosi delle squadre dei dintorni. Anch’io, tifoso di  calcio, vado a vedere la partita. Lo stadio ha due tribune coperte. A volte, diventano scoperte, quando arriva un grande vento con la pioggia. Allora è consigliabile trovare qualcosa per coprirsi. Dove ci si siede? Questo è il problema. Ci sono le gradinate in cemento. Subito troverai dei ragazzi che vengono a venderti dei fogli di carta, quelli delle riviste, che hanno recuperato in giro per la città. Per pochi centesimi, avrai diritto a “sederti” sulla foto di un personaggio importante. Solo chi ha più soldi, può pagarsi la sedie nella tribuna riservata. Se poi hai fame e sete, ci sono altri ragazzi che ti venderanno caramelle, bibite, dolci e anche da fumare. Ma, e la partita? Non ti preoccupare. Le squadra si stanno preparando ai bordi del campo. Gli spogliatoi? Erano previsti e magari un giorno li potremo vedere. L’arbitro fa l’appello e tutti entrano in campo. Ai lati, arriva la forza dell’ordine (o del disordine) che darà prova della sua efficienza, quando i tifosi cominceranno a scaldarsi contro le decisioni dell’arbitro. In mezzo ai tifosi, si sentono i commenti sulla squadra e sull’arbitro. Insomma come in tutti gli stadi del mondo. Alla pausa, ci si sgranchisce un po’ le gambe. Il sedile era un po’ duro….Si fanno i commenti e si scruta l’orizzonte, sperando che quelle nuvole nere che si vedono non portino la pioggia. A volte, è successo che invece di giocare a calcio, i giocatori hanno fatto della pallanuoto. Dimenticavo:i l fondo del campo è sabbioso. Non ci si fa male. Anzi sembra di essere sulla spiaggia del mare..I tifosi fanno sentire la loro voce. C’è anche qualche orchestrina improvvisata che dà coraggio alla squadra. Ogni tanto c’è qualcuno che non gradisce le decisioni dell’arbitro o gli sbagli della propria squadra e comincia a scaldarsi. Allora avrai diritto a vedere l’intervento deciso della forza dell’ordine che con metodi veloci e persuasivi farà ragionare il malcapitato. Alla fine della partita, i commenti continuano e ci si da l’appuntamento alla prossima partita. I giocatori non rientrano negli spogliatoi, perché non ne erano mai usciti e andranno a farsi la doccia, magari quando arriveranno a casa. Quanto si è lontani dal calcio milionario dell’Europa. Ma ci si diverte con poco,non avendo altro. Dimenticavo:questo è il campionato nazionale, la nostra serie A. Se poi vogliamo sapere quanto guadagnano i giocatori e gli arbitri, beh. Lasciamo perdere. Prima di raggiungere i loro colleghi europei, ne devono fare di strada…